Il mio bisnonno Giulio aveva un’osteria (qui non se more mai) sull’Appia antica e i vecchi del rione andavano a mangiare e bere in questa trattoria.
Raccontavano vecchie filastrocche del tempo di guerra ,quando il popolo era affamato e c’era tanta povertà .
Nonno Carlo era bambino e si incantava ad ascoltarli .
Ecco una filastrocca in romanesco:
La battilonta cor cortello – Il tagliere con il coltello
Nu lo fanno piu’ er duello – non fanno più il duello.
La scolabroda arruzzinita – Lo scolapasta arruginito
Sta attaccata ar chiodo – sta attaccato al chiodo
E li nervetti so la – e i nervetti sono la
Sostanza de li poveretti – sostanza dei poveretti.
Viviana Mecozzi e Nonno Carlo
I.C. Via Bravetta – Roma