ROMA – La chiamano la “porta dell’inferno” e fa tanta paura. Si tratta di una voragine enorme, venutasi a creare in Siberia a causa del surriscaldamento globale.
Un buco nel terreno che raggiunge dimensioni pazzesche: è profondo più di cento metri, lungo quasi due chilometri e più e cresce molto velocemente. Si trova nelle vicinanze della città di Batagai e secondo gli esperti sarebbe proprio a causa dei cambiamenti climatici in corso che il terreno si sia letteralmente aperto.
Il cratere è comparso 25 anni fa e secondo i geologi che stanno studiando il caso, la situazione è destinata a peggiorare. La voragine è sorta nella regione della Jacuzia – uno dei luoghi più freddi sulla terra – dove, a causa del continuo disboscamento e delle temperature sempre più alte, il permafrost (lo strato di ghiaccio rimasto finora nascosto) ha iniziato a sciogliersi e quindi a far collassare il terreno.
Il problema è che non sembra essere l’unico caso: sono diverse infatti le segnalazioni di altre voragini in quella zona e non solo.