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‘Ce Voglio Credere’, l’album d’esordio di Nicolò Annibale

Voce, chitarra e tanto blues per il giovane cantautore napoletano

22 Giugno 2016

Nicolo Annibale Ce voglio credereROMA – “Ce voglio credere”, è l’album d’esordio del cantautore napoletano Nicolò Annibale, per l’etichetta Europhone Records (distribuzione Audioglobe). Il disco sarà presentato ufficialmente giovedì 23 giugno presso lo Spazio Nea (via Costantinopoli 53/piazza Bellini 59, Napoli) alle ore 19. Dopo il lancio del singolo “Senza” che ha raggiunto in pochi giorni lo straordinario risultato delle 5mila visualizzazioni su YouTube, esce il primo lavoro discografico di Annibale che nasce dall’esigenza del giovane artista di comunicare i propri disagi e le proprie emozioni cantandole in lingua napoletana perché convinto che con la “capa tosta” si possano cambiare molte cose.

In “Ce voglio credere” sono voce e chitarra a farla da padrone. Una scelta, questa, che il giovane autore, alla Dire, motiva nella voglia di “sottolineare soprattutto chi fossi e cosa volessi trasmettere. Voce e chitarra è una scelta di intimità, per trasmettere quella nostalgia e quella malinconia che si ha dentro e che rispecchia una parte presente in quasi tutti noi”. A caratterizzare l’album sono, oltre a “Senza”, dieci tracce di cui la prima è quella che dà il titolo all’intero lavoro. “Ce voglio credere”, di cui nel disco è presente anche la versione live, non lascia spazio ad equivoci ed esprime in modo chiaro e incisivo la volontà d’animo e la forza giovane di chi ancora crede nei sogni e nelle passioni, riconoscendo nella scoperta di se stessi e del mondo il vero senso della vita.

In molti brani la vena blues è predominante, “il blues e il napoletano – sottolinea ancora Nicolò Annibale, hanno in comune tante cose, ma tra queste spicca la passione. Non è una scelta scrivere in napoletano né tantomeno fare blues. È una cosa che viene naturale, che nasce per quel senso di appartenenza alla propria città. Io ho iniziato a scrivere in napoletano senza accorgermene e allo stesso modo mi sono ritrovato a pensare al blues come alla miacopertina fronte nicolò annibale musica. È facile essere accostati a chi canta e scrive in napoletano ma c’è la consapevolezza di portare avanti sonorità e contenuti diversi. Del resto, voglio dire, sin dai tempi in cui è nato il blues, tutti volevano fare blues, vuoi per le emozioni, vuoi per la suggestione ma in ogni artista ho trovato talvolta una nota diversa, così come con il jazz, non è ”semp’ a stessa cos’”. Il viaggio di “Ce voglio credere” comincia con “Mille lire”, brano che crea una finestra sul mondo e si affaccia sulle grandi città e sul sogno comune di volerle visitare, prosegue poi con “Piglia stu blues” e “Mo te ne ’e a ji”. La felicità, invece, è tutta racchiusa nel brano “Vulesse”, in cui l’allegria diventa contagiosa e donare all’oggetto del proprio amore è l’unica cosa che conta. E ancora “‘E pparole”, “L’ammore”, interpretata insieme alla voce di Sara Musella in arte MisSara, “A luna” e “Castelli di rabbia”, dove il cantautore cita Baricco per descrivere le fortezze che, costruite intorno all’anima, impediscono di volare. L’album è stato arrangiato, missato e masterizzato da Fabrizio Fedele presso il Cellar Studio. Tutti i testi e le musiche sono di Nicolò Annibale.

Il titolo dell’album non è stato scelto a caso perché Nicolò Annibale è un artista che ha voglia di “credere che ci sia ancora qualcosa in cui credere come rincorrere un sogno o coltivare una passione nonostante la situazione sociopolitica che viviamo e le difficoltà economiche che bene o male tutti attraversiamo con la speranza che non tutti i sogni costino sempre “mille lire ” e sperando che dopo tutto questo cadere e rialzarsi e dopo tutte queste difficoltà ci sia qualcosa per cui vale la pena lottare. Voglio credere che questo mio primo lavoro sia per me non solo un cd, ma una vera e propria crescita personale”.

2016-06-22T15:33:24+02:00