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Euro 2016. Italia- Irlanda: prima sconfitta per il Conte nazionale

Primo tempo ruvido e complicato, avaro di azioni da gol e mal diretto

ROMA – Se ne discuterà, statene certi. La prima sconfitta del Conte nazionale in gare ufficiali, è un k.o. che deve preoccupare o è un fisiologico dazio da pagare quando i cambi rispetto all’ultima uscita sono otto su undici? Difficile si arrivi, però, ad una risposta esauriente. Tant’è, ma il primo stop degli azzurri in questo europeo notizia la fa. Arriva al termine di un incontro che Conte, fosse stato per lui, nemmeno avrebbe giocato: con il primo posto nel girone assicurato, ma soprattutto, con il profilo delle Furie Rosse che si staglia sempre più all’orizzonte azzurro, il tecnico leccese temeva l’incrocio di scarpini contro gli irlandesi. Che saranno pure simpatici e pittoreschi, con una tifoseria che anziché lanciare tavolini intona dolci ninna nanne quando sul bus incrocia bimbi ad un passo dal sonno ristoratore, ma che quando in campo lottano come se non ci fosse un domani.

A maggior ragione in questa occasione, con la truppa di O’Neill solleticata, in caso di vittoria sugli azzurri, dalla prospettiva di un insperato quarto di finale. Andrà così, San Patrizio batte San Gennaro, prima o poi doveva accadere. Ora l’Italia, un po’ più fiaccata nelle sue certezze, si ritroverà il prossimo 27 a cercare il pass per i quarti contro quella Spagna, campione in carica, che negli ultimi anni non si è risparmiata dal comminarci lezioni di calcio e sconfitte sonore, una su tutte la finale di Euro 2012 (4-0, ndr).

italia-irlanda- europei 2016

Per l’Irlanda invece l’ottavo è contro i padroni di casa: l’esito sembra già scritto, ma, come suole dirsi, la palla è rotonda e la Francia targata Deschamps meno quadrata del solito. Conte, si diceva, l’avrebbe saltata, la gara. La gioca, costretto, cambiando pelle e vocazione ai suoi: dentro quelli visti di meno (Zaza, Bernardeschi, Ogbona, ecc…), perché di farsi male o rimediare cartellini, oggi non è proprio il caso. Di fronte, l’undici tutto Guinness e muscoli di Martin O’Neill e del secondo Roy Keane, che sembrano usciti da un film di Tarantino, ma che in realtà hanno scritto pagine di storia del calcio anglosassone.

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Del match c’è poco da dire: primo tempo ruvido e complicato, avaro di azioni da gol e mal diretto (vera novità di questa edizione) dal romeno Hategan. Conte appare sollevato che la “nuttata” stia quasi per passare: inserisce Insigne a un quarto dalla fine, hai visto mai. E lo scugnizzo gli regala l’unico lampo di Italia di tutto il match: appena dentro, solo il palo gli nega la gioia del goal. Anziché scuotersi, però, gli azzurri si disuniscono. E i sornioni irlandesi lo capiscono: all’80’, la difesa regala una match point ad Hoolahan, che lo spreca su Sirigu, ma cinque minuti più tardi, l’estremo azzurro nulla può sul colpo di testa da due passi di Brady, dimenticato da Bonucci. Passano tutti, azzurri e verdi trifogli. Conte in cuor suo, ora mastica amaro. Poco ci può fare: adda passà a nuttata.

ITALIA-IRLANDA 0-1
(primo tempo 0-0)
MARCATORE: Brady al 40′ s.t.
ITALIA (3-5-2): Sirigu; Barzagli, Bonucci, Ogbonna; Bernardeschi (dal 15’ s.t. Darmian), Sturaro, Thiago Motta, Florenzi, De Sciglio (dal 37’ s.t. El Shaarawy); Zaza, Immobile (dal 29’ s.t. Insigne). (Buffon, Marchetti, Chiellini, Candreva, De Rossi, Parolo, Giaccherini, Eder, Pellè). All. Conte.
IRLANDA (4-3-3): Randolph; Coleman, Duffy, Keogh, Ward; Hendrick, McCarthy (dal 31’ s.t. Hoolahan), Brady; Long (dal 45’ s.t. Quinn), Murphy (dal 25’ s.t. McGeady), McClean. (Westwood, Given, Clark, O’Shea, Whelan, Christie, Meyler, Walters, Keane). All. O’Neill.
ARBITRO: Hategan (Rom).
NOTE: Ammoniti Sirigu (IT), Long (IR), Barzagli (IT), Ward (IR), Zaza (IT), Insigne (IT). Recupero: 1’ p.t., 3’ s.t.

2016-06-23T12:12:40+02:00