ROMA – L’estate è arrivata. Il caldo si fa sentire e come è ormai tradizione i social network si riempiono di foto e frasi ironiche che testimoniano l’insofferenza per quella che però è la stagione più attesa.
Fino a poche settimane fa ci si lamentava che la stagione estiva stentava a decollare e per tutto l’inverno la speranza era una sola: arrivare sani e salvi ai mesi estivi per poter finalmente godere del mare, del sole e del caldo.
Ma ora che l’afa si fa sentire chi non è ancora andato in ferie e si trova ancora in città, magari sul luogo di lavoro, pubblica e condivide post ironici per “sopravvivere” al grande caldo.
Il grande caldo scatena l’ironia sui social network
“Non ho mangiato frutta e verdura, ho bevuto poca acqua e sono uscito nelle ore più calde… praticamente per i telegiornali sono morto ieri intorno alle 14″, ironizza un post che fa riferimento ai tanti consigli che esperti e giornalisti diffondo in questo periodo come nel caso del tg di Italia 1:”Per fortuna studio aperto ci da buoni consigli altrimenti oggi rischiavo di accendere il camino, bere il brodo e vestirmi di flanella”.
“Ho un piano: andiamo a lavare l’auto così si mette a piovere” è invece la speranza di qualcuno che evidentemente non è amante del sole.
“Salve, un caffè e un bombolone. Crema o cioccolato? D’ossigeno” chiedono invece altri che non riescono a respirare a causa della cappa che si respira. E c’è invece chi si rivolge addirittura al Dio dell’amore: “Dai cupido, molla quelle frecce ed inizia a lanciare ghiaccioli all’arancia”.
“Fa così caldo che anche il gatto con gli stivali ha deciso di mettersi le ciabatte” recita un’altra foto mentre qualcuno ha avuto un’idea geniale: “Ho passato la notte a cantare vicino a una cicala per farle capire cosa si prova”.
“L’estate è quella cosa che: la mattina sudi, il pomeriggio sudi, la notte sudi ma col cavolo che dimagrisci” è la riflessione che viene condivisa da molti utenti mentre c’è chi, grazie all’afa, riesce a tirar fuori la propria vena poetica: “Ho scritto una poesia che s’intitola amarsi a luglio. Eccovela: Famo a settembre che fa caldo, dai”.
Ma ironia o meno questo caldo ci accompagnerà ancora per un po’, insomma “dopotutto domani è un altro forno”.