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Il Sole ha un enorme buco, le straordinarie immagini NASA

Il monitoraggio dell’astro grazie al Solar Dynamics Observatory

buco solare 2ROMA – Sul Sole scoperto e filmato un enorme ‘buco’. Le straordinarie immagini grazie al programma di osservazione del ‘Solar Dynamics Observatory’ della NASA. SDO è un telescopio spaziale lanciato l’11 febbraio 2010 proprio per studiare il Sole. Su Internet è presente anche un sito dedicato che riporta, in maniera puntuale, quasi un diario giornaliero, quanto osservato dal telescopio. Un viaggio affascinante che tutti possono seguire, ricco di foto e filmati esclusivi.

Il buco solare, cos’è

Quello fotografato dal Solar Dynamics Observatory non è in realtà un vero e proprio buco, almeno come loaurora boreale intendiamo noi sulla Terra. Si tratta di un “buco coronale”, ossia aree dove la corona del Sole è più scura, più fredda delle aree circostanti. Anche il plasma possiede qui una densità inferiore. I buchi coronali sono stati scoperti quando i telescopi a raggi X della missione Skylab furono lanciati oltre l’atmosfera terrestre per rilevare la struttura della corona. Questi buchi sono in relazione con delle concentrazioni unipolari di linee di campo magnetico aperte. Durante il minimo solare, i buchi coronali si trovano principalmente nelle regioni polari del Sole, mentre durante il massimo solare sono dislocate in tutta la superficie solare. I componenti ad alta velocità del vento solare si sa che transitino lungo le linee magnetiche che passano attraverso i buchi coronali.

Le conseguenze dei buchi coronali

buco solareDalla Nasa assicurano che il Sole, e di conseguenza la Terra, in presenza di un buco coronale non corre alcun pericolo. Un’espulsione di massa coronale, infatti è una espulsione di materiale dalla corona solare. Quando avviene un’esplosione di questo tipo si libera materiale sotto forma di plasma. Il plasma è costituito principalmente da elettroni e protoni. Il materiale viene trascinato dal campo magnetico della corona. Quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera comprimendola nella regione illuminata dal Sole ed espandendola nella regione non illuminata. Quando avviene la riconnessione della magnetosfera nella zona notturna, si generano migliaia di miliardi di watt di potenza diretti verso l’atmosfera terrestre superiore, che provocano aurore particolarmente intense. Tipico esempio sono le aurore boreali. Il massimo che può succedere in questi casi sono disturbi alle trasmissioni radio e il danneggiamento dei satelliti e delle trasmissioni elettriche.

Il buco solare, il video

Il video che di seguito riportiamo è di Tom Yulsman, che ha messo insieme tutte le immagini raccolte sul sito della Nasa. Yulsman ha anche un canale Youtube dedicato e un blog per la divulgazione scientifica.

2018-06-05T17:19:34+02:00