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Mostre, lezioni e concerti: si alza il sipario sul Festival della Filosofia

Filo conduttore dell'edizione 2016 è l'agonismo

14 Settembre 2016

festival della scienzaROMA – 200 appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre, concerti, spettacoli e cene filosofiche in 40 luoghi diversi. Sono questi i numeri della sedicesima edizione del Festival della Filosofia in scena a Modena, Carpi e Sassuolo dal 16 al 18 settembre.

Festival della Filosofia: il tema di quest’anno è “l’agonismo”

Dedicato al tema agonismo, l’evento, mette a tema la dimensione agonistica e competitiva che pervade non solo gli ambiti della vita collettiva, ma anche le forme di vita dei singoli. L’edizione 2016 prevede lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Gli appuntamenti saranno quasi 200 e tutti gratuiti. Tra i protagonisti Bodei, Bauman, Bianchi, Cacciari, Galimberti, Recalcati, Rodotà, Augé, Nancy, Sloterdijk

Il festival è promosso dal “Consorzio per il festivalfilosofia”, di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Quest’anno tra i protagonisti si ricordano, tra gli altri, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Roberto Esposito, Umberto Galimberti (lectio “Gruppo Hera”), Michela Marzano, Salvatore Natoli, Federico Rampini, Massimo Recalcati, Stefano Rodotà, Carlo Sini, Julio Velasco (Lectio “Rotary”), Stefano Zamagni (Lectio “Confindustria Modena”) e Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio. Nutrita la componente di filosofi stranieri: tra loro i francofoni Chantal Mouffe, Jean-Luc Nancy, Jean-Nöel Missa, Georges Vigarello e Marc Augé, che fa parte del comitato scientifico del Consorzio; lo statunitense Hans-Ulrich Gumbrecht e Peter Sloterdijk, i britannici Zygmunt Bauman e Ellis Cashmore, il franco-argentino Miguel Benasayag. Sedici in totale i volti nuovi che l’edizione convoca.

Al Festival anche la “lezione dei classici”

Il programma filosofico del festival propone anche la sezione “la lezione dei classici”: esperti eminenti commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema dell’agonismo: dall’anima in conflitto del Fedro di Platone alla concordia civica nella Politica di Aristotele fino al conflitto nelle volontà nelle Confessioni di Agostino. Per l’età moderna si discuteranno l’elogio dei tumulti di Machiavelli e la neutralizzazione del conflitto sostenuta da Hobbes. Una lezione ricostruirà la lotta di classe teorizzata da Marx, mentre si discuterà anche il Così parlò Zarathustra di Nietzsche. L’idea che la politica sia rapporto tra amico e nemico verrà rintracciata nella teoria di Schmitt, mentre Se questo è un uomo di Primo Levi fornirà indicazioni sulla natura della violenza.

Trenta mostre e la passione per gli album di figurine Panini

Quasi trenta le mostre proposte in occasione del festival, tra cui una sulla passione per gli album di figurine Panini, una collettiva di fotografia sui migranti nelle isole greche, una sulla sfida dell’artista ai suoi modelli, una sui ritratti dei protagonisti della contestazione giovanile.

Un ampio progetto dal titolo “Modena futurista”, tra mostre, performance teatrali, concerti, narrazioni e laboratori presenterà al pubblico un’esperienza d’avanguardia che rinvia alla serata futurista nella quale a Modena fu presentato il primo dei celebri “intonarumori”.

E, accanto a pranzi e cene filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory per i circa settanta ristoranti ed enoteche delle tre città, nella notte di sabato 19 settembre è previsto il “Tiratardi”, con iniziative e aperture di gallerie e musei fino alle ore piccole.

2016-09-14T09:21:56+02:00