ROMA – Tra le colline e il mare. Rospi ingoiati e passeggiate notturne. Un buio gremito e fittissimo, gioventù distratta. E’ uscito ieri, 28 ottobre, “La migliore età”, il secondo LP dei Violacida. Il disco sbarca, così, finalmente in tutti i negozi e i digital store licenziato da Maciste Dischi.
Violacida e La migliore età
“La migliore età ” è un disco sincero e compatto. La produzione artistica di Manuele Fusaroli (Tre allegri ragazzi morti, Management del dolore post-operatorio) ha saputo egregiamente cogliere e valorizzare l’estetica sonora dei quattro ragazzi. Naif, eclettica, scapigliata e disinvolta. Le scorribande giovanili esternate in “Storie Mancate” sembrano ora lasciar spazio ad una nuova consapevolezza e a qualche alienazione in più. “La migliore età” è un album notturno fatto di passeggiate in città deserte, lacrime e voli pindarici con la fantasia. La notte si configura in questo disco come luogo dell’anima, dove il tramonto e l’alba non sono altro che il troppo-presto e il troppo-tardi di una rincorsa a perdifiato chiamata gioventù.
I Violacida, la bio
Suonano assieme dal 2010 ed iniziano a muovere i primi passi nel quartiere San Donato della città di Lucca. Nel 2011 pubblicano l’ep “Siamo tutti poveracci”, registrato a Corlo (FE) da Manuele Fusaroli (Zen Circus, Nada, No Braino). Nel dicembre dello stesso anno sono finalisti della ventitreesima edizione del Rock Contest di Controradio. Una vetrina, questa, che li proietta velocemente nel panorama musicale toscano. L’anno seguente tornano a registrare, ancora con Manuele Fusaroli, il primo lp “Storie Mancate”. Il disco, pubblicato nel settembre 2013, porta i Violacida ad essere inseriti da Rockit tra le dieci migliori rivelazioni dell’ anno. Entrati a far parte del roster di Musiche Metropolitane, nel 2014 iniziano un lungo tour che li porta a calcare numerosi palchi come quello del MIAMI al Magnolia di Milano. Dopo un cambio di formazione nel 2015 rientrano in studio, ancora con Manuele Fusaroli, per registrare il loro secondo lp La migliore età.
