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Quentin Tarantino, dopo il decimo film l’addio al cinema

L'occasione per ribadire il suo intento è stata la conferenza stampa Adobe Max al Convention Center di San Diego

4 Novembre 2016

Tarantino 2ROMA – Sarà vero? Al momento pare proprio di sì. Quentin Tarantino sembra voler confermare quanto affermato tempo fa: al decimo film lascerà il cinema. L’occasione per ribadire il suo intento è stata la conferenza stampa Adobe Max al Convention Center di San Diego, occasione in cui il regista di Pulp Fiction ha affermato: ” Butta il microfono. Bum! Dì a tutti: ‘prova a rifare questa merda, se ci riesci!”.

Tarantino, dopo il decimo film l’addio al cinema: “Sarò considerato uno dei più grandi registi della storia”

Cosciente della sua importanza nel panorama cinematografico, nel corso dell’evento Tarantino ha spiegato: “Se tutto va bene, e questo per me è il successo, quando finirò la mia carriera sarò considerato uno dei più grandi registi della storia. E dirò di più, un grande artista, non solo un filmmaker”.

Una frase che, purtroppo, non fa ben sperare tutti i suoi fan, ansiosi di vedere le prossime, e  a questo punto ultime due, pellicole. Dopo l’ottavo film “The Hateful Eight”, il regista all’inizio dell’anno ha raccontato di voler fare un film alla Bonnie e Clyde ambientato nell’Australia nel 1930.

L’annuncio nel 2014tarantino

Già nel 2014, durante l’American Film Market, Tarantino aveva annunciato di volersi fermare a 10 film: “Mi piace l’idea di una filmografia di 10 film. Non è scritto sulla pietra, ma questo è il piano”. “La regia è un gioco per persone giovani”, ha poi affermato, con un pensiero già rivolto alla vecchiaia: “Scriverò pièce teatrali, libri e invecchierò con grazia”.

Gli inizi della carriera

Iniziò la sua carriera come regista all’inizio degli anni novanta, raggiungendo il successo di critica con il film di debutto Le iene. Con il successivo Pulp Fiction arrivò la consacrazione, vincendo la Palma d’oro al Festival di Cannes e conquistando, oltre a sette nomination, il premio per la miglior sceneggiatura originale, condiviso con Roger Avary, ai Premi Oscar 1995.[3] Nel 2004 fu presidente della giuria alla 57ª edizione del Festival di Cannes e nel 2010 alla 67ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Il 24 febbraio 2013 si aggiudicò la sua seconda statuetta per la migliore sceneggiatura originale ai Premi Oscar 2013. A partire dal 21 dicembre 2015 il suo nome è presente tra le celebrità della Hollywood Walk of Fame. Il regista e storico del cinema Peter Bogdanovich lo ha definito il regista più influente della sua generazione (wikipedia).

2017-07-03T10:48:10+02:00