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Roma, spezzata la zanna dell’Elefantino del Bernini – FOTO

Il danno consiste nella caduta di una integrazione in malta della punta della zanna sinistra dell'elefantino

15 Novembre 2016

Spezzata la zanna dell’Elefantino del Bernini a Roma.
Raggi: “L’immagine di queste ore della statua deturpata dell’Elefante di Gian Lorenzo Bernini ferisce tutti i romani”

elefantino del berniniROMA – Una zanna staccata, trovata a terra insieme a un frammento.
La statua dell’Elefantino del Bernini nella centralissima piazza della Minerva a Roma, a due passi dal Senato, è stata danneggiata la notte tra il 13 e il 14 novembre con un atto vandalico.

I funzionari della Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali hanno effettuato un sopralluogo a seguito del danneggiamento.
È mancante la parte di una delle due zanne.

Spezzata la zanna dell’Elefantino del Bernini: i danni

Il danno consiste nella caduta di una integrazione in malta della punta della zanna sinistra dell’elefantino.
Il pezzo, a forma di cono, misura 12 cm di lunghezza e ha un diametro tra i 7 e gli 8 cm alla base.

Dalle ricerche effettuate risulta che l’integrazione era già presente in entrambe le zanne nel restauro del 1977.
Attualmente la parte caduta è posta sotto sequestro giudiziario e pertanto non è possibile intervenite immediatamente per la sua ricollocazione.

Gli uffici della Sovrintendenza, in attesa del dissequestro del frammento, verificheranno lo stato conservativo della zanna nel punto di frattura e, nell’occasione, si effettuerà il monitoraggio dello stato conservativo di tutto il monumento che, come è noto, è stato restaurato nel 2011/2012.

Il costo dell’operazione potrà oscillare tra i 1.500 e i 2.500 euro a seconda degli esiti delle verifiche e l’intervento richiederà tra i due e i tre giorni dal dissequestro.

Atto vandalico

“La zanna spezzata della statua dell’Elefante era un’integrazione in malta, ma era molto ben salda. Non credo sia caduta da sola”.

Ad affermarlo il direttore dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro (Iscr), Gisella Capponi.
Si tratta dunque di “un pezzo non originale, ma di una vecchia integrazione in malta che abbiamo osservato quando abbiamo restaurato il monumento nel 2012 e che riguarda anche l’altra zanna dell’Elefante”, aggiunge Capponi. Tuttavia, specifica il direttore Iscr, “entrambe erano molto ben salde. Non sono ancora andata di persona a vedere il danno- dice infine- ma considerando lo stato riscontrato durante il restauro, non credo possa essere caduta da sola”.

Franceschini: “E’ giusto che quei capolavori stiano nelle piazze”

Per la salvaguardia dei monumenti “penso si possano fare molte cose insieme. Si può fare più prevenzione, e soprattutto nei luoghi che hanno capolavori nelle piazze, i Comuni dovrebbero lavorare di più sulla videosorveglianza e sulla sorveglianza in generale. Anche perchè è giusto che quei capolavori stiano nelle piazze. Poi, naturalmente, servono pene più forti e su questo stiamo lavorando”.
A dirlo il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

Raggi: “Una ferita per tutti i romani”

Sull’atto di vandalismo ai danni dell’Elefantino del Bernini è intervenuto anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi.

“L’immagine di queste ore della statua deturpata dell’Elefante di Gian Lorenzo Bernini ferisce tutti i romani. Per noi la tutela del patrimonio della città è vitale. Stiamo ricostruendo la dinamica di quanto accaduto nella notte tra domenica e lunedì per capire se si sia trattato di un atto vandalico. Secondo le prime stime trascorreranno alcuni giorni prima che la parte sia ricollocata e la statua ritorni al suo splendore”.

2016-11-15T09:43:14+01:00