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Alternanza Scuola Lavoro, a Verona la kermesse di JOB&Orienta

Giannini e Poletti aprono Job Orienta

24 Novembre 2016

JOB&OrientaROMA – Si è aperta stamane con il convegno “Oil for brain” la 26esima edizione di “JOB&Orienta, salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro” in corso fino a sabato 26 novembre alla Fiera di Verona, promosso da VeronaFiere e Regione del Veneto, in collaborazione con Miur e ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Durante l’incontro, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini e il suo omologo al Lavoro e alle Politiche sociali Giuliano Poletti hanno dialogato con studenti di tutta Italia sul tema dell’alternanza. Con loro anche i rappresentanti dell’Eni che ha presentato le attività che propone agli studenti nell’ambito dell’alternanza. Su quest’ultima “bisogna essere onesti, anche la scuola un po’ resiste perché c’è un cambiamento organizzativo fortissimo – ha dichiarato Giannini – 670mila in tutta Italia i ragazzi in alternanza nell’ultimo anno scolastico, tra 5 anni una generazione di ragazzi italiani che avra’ fatto un gigantesco passo in avanti”.

JOB&Orienta, il ministro Stefania Giannini

“Per il modello di alternanza italiano – questo il senso delle parole di Giannini – dobbiamo guardare al nostro codice genetico, quello delle botteghe rinascimentali dove si fa pratica e teoria insieme”. Per il ministro del Lavoro “se ci sono Paesi che hanno fatto cose interessanti dobbiamo ispirarci a loro, cosa che abbiamo fatto. Non bisogna copiare stupidamente, bensì usare le esperienze fatte da altri per migliorare la propria – ha sottolineato Poletti – può essere complicato lavorare con un grande gruppo, ma a maggior ragione se parli di 1 o 2 milioni di imprese artigiane bisogna essere capaci di costruire un meccanismo dentro la realtà’ italiana”.

JOB&Orienta

Sull’alternanza scuola-lavoro, l’invito del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini è ad “aprirsi con entusiasmo a quest’esperienza perché è l’occasione, la prima nella vita e forse la più importante, per capire quale può essere il nostro posto in un gruppo, qual è la nostra vocazione guidarlo o essere membro del gruppo senza avere posizione di leadership, guidarlo, insomma capire quale sara’ la nostra vocazione nel lavoro e nella vita”. Per Giannini, inoltre, il nostro è “un Paese che offre questa opportunità in maniera strutturale e permanente per una generazione che quest’anno ha già visto 670mila studenti coinvolti che saranno un milione e mezzo nei prossimi due anni, quindi una generazione di italiani che avrà superato la barriera della divisione culturale tra sapere e saper fare”.

JOB&Orienta, Gabriele Toccafondi

“Fino all’anno scorso l’alternanza la facevano solo in pochi, il 45% delle scuole, praticamente le scuole tecniche e professionali, e coinvolgeva circa il 9% dei ragazzi: erano le famose 70 ore, 3 o 4 settimane al terzo anno. Dopo un anno possiamo dire che e’ cambiato tutto, il mondo della scuola ha risposto positivamente al tema dell’alternanza scuola-lavoro, tanto che il 96% delle scuole ha effettuato l’anno precedente percorsi di alternanza scuola-lavoro e per quanto riguarda i ragazzi di terza, i ragazzi della ‘obbligatorietà’: su 502mila ragazzi di terza 455mila hanno fatto alternanza”. Lo dichiara all’agenzia Dire il sottosegretario al ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Gabriele Toccafondi. “Per noi – sottolinea Toccafondi – l’alternanza è scuola a tutti gli effetti, è fare esperienza effettiva, acquisire le competenze che il mondo del lavoro richiede. Quindi occorre farla e farla bene. Quest’anno mettiamo a regime questa esigenza, per questo l’appello e’ al mondo del lavoro, al mondo produttivo italiano: aprite le vostre porte alle scuole e ai ragazzi perché fa bene a loro ma anche al sistema produttivo italiano”.

JOB&Orienta, Giuliano Poletti

“Basta con questa teoria secondo cui in Italia ci sono 1 milione di giovani incapaci e in giro per il mondo ci sono 100mila italiani migliori”. È lo sfogo del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al termine della conferenza di apertura del Job&Orienta. “È banale – riprende l’argomento al termine dell’evento il ministro, parlando con la Dire – ma lo dicono i numeri abbiamo centinaia di migliaia di giovani nel nostro Paese che sono bravi, bravissimi. Se non fossimo bravissimi come faremo ad essere il secondo Paese manifatturiero di Europa, dove la manifattura il contesto in cui si applica di più la tecnologia e le competenze? Se siamo i secondi devo dire che siamo molto bravi, siamo bravi anche nel turismo e nella cultura”.

2016-11-24T18:00:38+01:00