ROMA – Sesta ed ultima giornata della fase a gironi Champions League, destini e stati d’animo differenti per le due italiane in campo. Partiamo da quella messa meglio: la Juventus, ricompattatasi in campionato ai danni dell’Atalanta dopo la caduta di Marassi, ha tra sé ed il primo posto (che vuol dire sorteggio migliore, non come lo scorso anno, quando il secondo piazzamento portò in triste dote il Bayern Monaco) solo il flebile ostacolo rappresentato dalla Dinamo Zagabria, zero punti fatti e zero gol segnati finora. Se non è un gioco da ragazzi, poco ci manca.
Chi sta sensibilmente peggio è il Napoli. A Lisbona contro il Benfica può bastare un pareggio ma, per stessa ammissione del suo tecnico, giocare per controllare il risultato non è nelle corde dei partenopei: vincere senza neanche aspettarsi improbabili favori da chicchessia. Juve e il Napoli meritano il passaggio del turno: facile non è, provarci, però, è obbligatorio. Le due partite nelle nostre presentazioni.
CHAMPIONS LEAGUE: JUVENTUS-DINAMO ZAGABRIA
Per la prima volta dall’inizio della stagione, Allegri avrà pensato alla stesura della formazione senza arrovellarsi su disponibili, infortunati, squalificati e fuori forma. La Dinamo Zagabria, ancora all’asciutto di punti ma soprattutto di reti segnate, e con una poco invidiabile media di 3.25 goal subiti a partita, non può e non deve rappresentare un pericolo per le prospettive di primo posto di Allegri e soci. Il confronto con i croati ha anche il secondo fine di rodare la formazione anti-Torino in vista del derby di domenica pomeriggio.
Si rivede Dybala, fermo ai box per stiramento dal 22 Ottobre; Allegri ne ha forzato i tempi di recupero per averlo a disposizione nella stracittadina ma soprattutto contro la Roma, la settimana successiva. Mandzukic, toccato duro contro i bergamaschi, potrebbe partire dalla panchina. Le soluzioni in casa Juve abbondano, la squadra sente il traguardo vicino. Juve, niente scherzi.
CHAMPIONS LEAGUE: BENFICA-NAPOLI
Ci si dovesse fermare a pensare di quanto si è complicato il cammino del Napoli in Champions, si verrebbe assaliti da uno sconforto senza fine. Una sola sconfitta, sopraggiunta, come ha ricordato Sarri in conferenza stampa, per un goal in fuorigioco, due pareggi e due vittorie: eppure non è bastato.
Il Napoli si gioca tutte le sue speranze di passaggio del turno nel caldissimo stadio “Da Luz”, tana dei biancorossi del Benfica, che per raggiungere la qualificazione hanno un solo risultato: vincere. Partita difficilissima, da dentro o fuori. Agli azzurri potrebbe bastare anche un solo punto, essendo in vantaggio contro i portoghesi negli sconti diretti (4-2 al San Paolo, ndr).
Importante poi anche quello che contemporaneamente succederà a Kiev, nel confronto tra la Dinamo e i turchi del Besiktas: in caso di probabilissima vittoria degli ospiti, la pressione sui ragazzi di Sarri potrebbe giocare brutti scherzi. Per evitare tuttociò, il tecnico toscano non ha usato mezze misure, parlando di “gara uguale ad una finale”. Coraggio, Napoli.