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Le donne che bevono due bicchieri di vino o più a sera rischiano la cirrosi

Roma – Secondo quanto raccomanda una nuova guida alla salute, le donne che bevono due bicchieri di vino o più durante le serate, dovrebbero essere mandate dai loro medici a svolgere delle analisi dettagliate al fegato, soprattutto per controllare la cirrosi. Il consiglio, proviene dal National Institute of Health and Care Excellence, il quale afferma […]

Roma – Secondo quanto raccomanda una nuova guida alla salute, le donne che bevono due bicchieri di vino o più durante le serate, dovrebbero essere mandate dai loro medici a svolgere delle analisi dettagliate al fegato, soprattutto per controllare la cirrosi. Il consiglio, proviene dal National Institute of Health and Care Excellence, il quale afferma inoltre, che sono circa due milioni le persone che bevono fino ad arrivare a livelli tali da portarli a rischio di contrarre malattie potenzialmente mortali.

I medici, affermano che gli uomini che bevono tre pinte di birra a sera e le donne che sono solite consumare metà bottiglia di vino nello stesso periodo di tempo, sono tra quelli a cui dovrebbe essere consigliato di sottoporsi ad analisi dettagliate, soprattutto per quanto riguarda la ricerca della cirrosi epatica. Il Governo Inglese, ha raccomandato di bere un limite di 14 unità di alcol sia agli uomini che alle donne – cioè non più di sette bicchieri da 175 ml di vino a settimana. Diagnosi precoci riguardanti la cirrosi epatica, possono garantire ai pazienti di ricevere cure e supporti adeguati, per superare la loro condizione.

Il consulente della Salute, il Dottor Andrew Fowell, ha detto: “Identificare le persone che sono a rischio di contrarre malattie al fegato e offrire loro trattamenti non invasivi, è la chiave per garantire che a queste persone vengano forniti i trattamenti e il supporto di cui hanno bisogno, per poter risolvere al meglio la loro condizione e prevenire qualsiasi seria complicazione”. “Dieci anni fa, le diagnosi riguardanti la cirrosi epatica richiedevano una biopsia del fegato ma oggi, grazie alle nuove tecnologie non invasive, è diventato molto più facile, sia per i medici che per i pazienti, arrivare ad una veloce diagnosi.”

Fonte www.independent.ie

2018-06-05T17:15:38+02:00