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Al via nelle scuole del Lazio progetto sul corretto uso del farmaco

La campagna di sensibilizzazione indirizzata ai bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado

Roma – ‘C’era una volta il farmaco. Nonno mi aiuti?’ e’ il titolo scelto per il progetto regionale di farmacovigilanza attivato con la collaborazione di Sifo, la Societa’ italiana di Farmacia ospedaliera e dei Servizi farmaceutici delle Aziende sanitarie, indirizzato ai bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado, realizzato con i farmacisti e i distretti scolastici per educare i cittadini del domani sull’uso corretto dei medicinali.

Il primo appuntamento della campagna, che entrera’ in 11 istituti del Lazio, e’ stato all’Ic Don Milani di Monteporzio Catone, in provincia di Roma, la campagna di sensibilizzazione vede professionisti farmacisti prendere la parola nelle classi per spiegare ai ragazzi, anche attraverso un vademecum e materiali grafici, appunto l’importanza dell’uso corretto dei medicinali. Un’azione sul campo per offrire una formazione sul tema attraverso incontri con gli alunni e attivita’ in aula.

“Iniziamo questa avventura di formazione e informazione sulla farmacovigilanza ai bambini delle scuole elementari e delle scuole medie. Spieghiamo ai bambini cosa e’ un farmaco- ha dichiarato alla Dire la dottoressa Rita Salotti, responsabile regionale di Farmacovigilanza- quali sono i pericoli insiti nell’uso improprio di un farmaco, come vanno conservati i farmaci e come vanno smaltiti. Il titolo evoca la presenza dei nonni perche’ poi alla fine di questa lezione noi chiederemo ai bambini di svolgere un tema che dovra’ essere una intervista ai loro familiari. Abbiamo pensato ai nonni perche’ in genere sono quelli piu’ vicini ai bambini, e ai quali chiederanno come si svolge la gestione del farmaco all’interno della loro famiglia. Tra un mese noi torneremo e prenderemo questi temi. Intanto abbiamo distribuito un questionario ai bambini chiedendo loro di rispondere secondo le loro conoscenze. La seconda volta lo ridistribuiremo per vedere se questa attivita’ di formazione ha avuto buon esito. La Regione Lazio punta molto su questi progetti di formazione perche’ iniziare a capire cos’e’ un farmaco sin dall’eta’ scolare puo’ aiutare ad avere una maggiore consapevolezza e anche a trasmetterla ai propri genitori”.

A seguire saranno coinvolti 10 istituti presenti in tutte le province: Sinopoli Ferrini, Angelica Balabanoff, Via del Calice e Alessandro Magno a Roma, Luigi Pirandello a Fonte Nuova (Rm), Pietro Egidi a Viterbo, Natale Prampolini a Borgo Pogdora a Latina, Minervini Sisti a Rieti, Fara Sabina a Passo Corese (Ri), Frosinone 1 a Frosinone. La dirigente scolastica dell’Ic Don Milani di Monteporzio Catone, Fabiola Tota, ha voluto sottolineare come “questo e’ un evento molto importante, realizzato in collaborazione con la Regione Lazio, ed e’ per questo che ci tenevamo a organizzarlo nella nostra scuola, proprio per tutelare la salute fin da piccoli, ma soprattutto educare i ragazzi a un utilizzo consapevole del farmaco. Noi gia’ a scuola abbiamo attivato dei progetti per l’utilizzo consapevole di internet e dei social network. I ragazzi sono dei nativi digitali, ma sono sprovvisti di altre competenze di base, quindi tutelare i ragazzi alla salute ed educarli a un uso consapevole del farmaco e’ fondamentale, e soprattutto e’ importante farlo in collaborazione con la famiglia. La famiglia con la scuola ha una corresponsabilita’ educativa”.

Un secondo ciclo di incontri sara’ poi fissato anche sulla scorta degli impegni scolastici dei ragazzi coinvolti. Il progetto si concludera’ nel mese di giugno con un convegno scientifico-istituzionale presso la Regione Lazio che vedra’ la partecipazione dei bambini coinvolti, delle loro famiglie, dei dirigenti scolastici, delle cariche istituzionali regionali e di numerosi operatori sanitari. Sara’ un momento di bilancio di questa che e’ la prima campagna di sensibilizzazione per bambini su concetti chiave come l’uso corretto dei medicinali e l’appropriatezza, e che ha l’importante mission di informare attraverso di loro anche i loro nonni e famigliari.

2017-05-10T12:54:48+02:00