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Giorno della Memoria, due libri per non dimenticare mai

“Primo Levi davanti all’assurdo” e “Qualcuno si salverà per raccontare”

26 Gennaio 2017

ROMA – 27 gennaio, Giorno della Memoria. Una giornata per ricordare uno dei momenti più bui vissuti dall’umanità. Un giorno per ricordare un periodo storico dove la vita non aveva alcun valore, dove una fede, una bandiera, un cognome poteva fare la differenza. Potevano essere lo spartiacque tra la vita e la morte. Molte le iniziative per ricordare quel periodo, quell’orrore. Le manifestazioni e le commemorazioni però passano e per questo motivo abbiamo deciso, proprio per il Giorno della Memoria, di segnalare due diverse letture. Due libri con al centro la Seconda guerra mondiale e l’Olocausto. Le pagine di un libro restano. Sono lì e possono passare di mano in mano, rinnovandosi. I due libri sono “Primo Levi davanti all’assurdo” e “Qualcuno si salverà per raccontare” . Il primo, edito dalla casa editrice Tra le Righe Libri, è un saggio scritto dalla psicologa Caterina Frustagli. Il secondo, invece, è di Guerrino Giansanti edito da Dalia Edizioni.

Giorno della Memoria, “Primo Levi davanti all’assurdo”

Leggendo il suo libro, guardando anche solo per un attimo la sua copertina, potremmo chiederci che bisogno c’era, oggi, di pubblicare uno studio sull’opera letteraria di un autore letto, conosciuto e diffuso in tutto il mondo. La risposta è lo stesso lettore a darsela, dopo aver scorso anche solo le prime pagine che compongono lo scritto della Frustagli. La scrittrice si avvicina alla composizione letteraria dell’autore sopravvissuto all’Olocausto guardandola da un’ottica psicopedagogica, attraverso quella lente, quelle categorie, che le sue competenze e le sue conoscenze della materia, le offrono. Il viaggio parte dalla letteratura, rimane ad essa ancorato, e arriva fino alla psicologia diventando, durante il percorso, strumento di apprendimento e comprensione.

Giorno della Memoria, Levi e la forza delle parole

Proseguendo nella lettura, il lettore aperto a questa nuova ottica, capirà che se le parole di Levi hanno il potere e la capacità dirompente di rimanere parte indelebile del proprio bagaglio, è perché Levi parla al cuore, alla coscienza di chi lo legge, e non alle sue viscere, come spesso invece possiamo notare in molti autori dei nostri giorni. L’opera di Levi ha il potere di incidere a fuoco la coscienza di chi quest’opera decide di leggerla, di conoscerla a fondo. La parola, così composta, ha la forza di rimanere nei pensieri, al di là del ricordo. La memoria, infatti, non è solo ricordo, la memoria è strumento che dà al passato la sua forma più attuale, che la rende presente in ogni futuro.

Giorno della Memoria, mai abbassare la guardia

La memoria della Shoah sono le vite segnate, e le speranze, delle persone ad essa sopravvissute, sono la dignità immortale di coloro che non ce l’hanno fatta. Il sacrificio dei tanti morti nei campi di concentramento è il racconto di chi oggi annega, in un mare oscuro, mosso dalla ricerca di un futuro e di una vita lontana da ogni guerra. Il viaggio di ritorno verso casa di chi dagli orrori dell’Olocausto è riuscito a fuggire è il viaggio di chi, ai nostri giorni, quella casa è costretto a lasciarla. E il legame senza tempo, fra il passato, il presente e l’avvenire, può essere solo la parola, quella parola che sa spiegare, insegnare, oltre che raccontare.

Giorno della Memoria, “Qualcuno si salverà per raccontare”

Guerrino Giansanti inizia a scrivere la storia della sua prigionia cinquantuno giorni dopo essere stato liberato dagli americani e un mese dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. È il 4 giugno 1945. Si trova in Germania a Halberstadt, in un campo degli Alleati, in attesa di tornare in Italia, e sente il bisogno – in mezzo alle macerie della città distrutta – di scrivere ai propri famigliari e raccontare i diciannove mesi d’internamento. La follia del male nei giorni della sua detenzione, la disumanizzazione del sistema dei lager, il fanatismo nazista e i sentimenti razzisti. Guerrino Giansanti racconta la sua esperienza nel campo di prigionia, gli ‘uomini comuni’, militari e civili, ragionieri della violenza e ingranaggi della brutalità quotidiana; descrive la sopravvivenza, giorno dopo giorno, nella speranza che arrivino gli eserciti Alleati e la fine del conflitto e oppone alla banalità  del male la propria umanità.

Giorno della Memoria, un filo rosso lega Giansanti ai giovani di oggi

Guerrino Giansantinasce a Terni il 23 marzo 1918. Nella città umbra vive la propria giovinezza e impara il mestiere del falegname. È un ragazzo come tanti altri catapultato, a un certo punto della propria vita, bruscamente e senza molte spiegazioni, nella grande Storia. Il Progetto editoriale è stato realizzato in collaborazione con la Direzione Didattica ‘G. Mazzini’ di Terni. Gli alunni della classe 5ac della Scuola Primaria ‘G. Mazzini’ si sono aggiudicati il primo premio al concorso Esploratoridella Memoria edizione 2014-2015, indetto dall’anmig (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra) e sostenuto dall’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria, in accordo con l’Istituto di Formazione Culturale ‘Sant’Anna’ di Perugia

2017-01-26T11:44:56+01:00