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Etna: continua l’attività vulcanica. Spettacolare eruzione in atto /LIVE [FOTO/VIDEO]

Eruzione etna 27 febbraio. L’Etna torna a farsi vedere, dopo 8 mesi di quiete, con una nuova esplosioni e l’emissione di una piccola colata...

27 Febbraio 2017

eruzione etna 27 febbraio

INGV, aggiornamento attività vulcanica del 28 febbraio 2017 – Dalle 18.00 (ora locale) di ieri, 27 febbraio, l’attività stromboliana dell’Etna al nuovo cratere di sud-est (NCSE), iniziata lo scorso 23 gennaio, si è gradualmente intensificata, generando una colata lavica che, dopo aver rapidamente raggiunto la base del cono si è lentamente diretta verso Sud-Ovest, in direzione di Monte Frumento Supino. Il fronte di quest’ultima è attualmente a circa quota 2850 m s.l.m.

All’attività stromboliana si associa tuttora una emissione di cenere dal NCSE, che viene dispersa dai venti in direzione dei quadranti orientali. Sugli abitati di Zafferana e Linguaglossa è stata segnalata una modesta ricaduta di cenere.


Per quanto concerne il tremore vulcanico, dopo il repentino incremento della sua ampiezza media, iniziato alle 18.00 di ieri, questa si è grossomodo stabilizzata su valori elevati dalle 20.00 in poi, registrando i massimi tra le 23.00 di ieri e le 01.00 di oggi. Dalle prime ore di questa mattina, l’ampiezza media del tremore vulcanico, pur mantenendosi su valori elevati, ha mostrato modeste fluttuazioni.


Le deformazioni del suolo, acquisite dalle stazioni GPS ad alta frequenza di campionamento, e i segnali clinometrici, non mostrano variazioni significative associate all’intensificarsi dell’attività eruttiva.


Catania, 27 febbraio – L’Etna torna a farsi vedere, dopo 8 mesi di quiete, con una nuova fase eruttiva caratterizzata da fontane di lava, esplosioni e l’emissione di una piccola colata. 


L’Etna (Mungibeddu o ‘a Muntagna in siciliano) è un complesso vulcanico siciliano originatosi nel Quaternario e rappresenta il vulcano attivo terrestre più alto della Placca euroasiatica. Le sue frequenti eruzioni nel corso della storia hanno modificato, a volte anche profondamente, il paesaggio circostante, arrivando più volte a minacciare le popolazioni che nei millenni si sono insediate intorno ad esso.

Il 21 giugno 2013 la XXXVII sessione del Comitato UNESCO, riunitasi a Phnom Penh in Cambogia, ha inserito il Monte Etna nell’elenco dei beni costituenti il Patrimonio dell’umanità.


Il vulcanologo dell’INGV di Catania Boris Behncke segnala che “dopo quasi 8 mesi di quiete l’Etna si desta con piccolissime esplosioni stromboliane lancio di brandelli di lava incandescente. Attività molto tipica dell’Etna“.

© Sémhur / Wikimedia Commons / CC-BY-SA-3.0 (or Free Art License)

Il braccio emerge dalla ‘bocca’ che si è formata sulla ‘sella’ che unisce il vecchio e il nuovo cratere di Sud-Est. L’ampiezza del tremore interno ai condotti magmatici, secondo i rilievi dell’Ingv, è in continuo aumento, segnale che il sistema sta rilasciando un notevole grado di energia.

I fenomeni sono al momento concentrati nella zona sommitale del vulcano attivo più alto d’Europa, e non costituiscono un pericolo né per le cose né per le persone, ma lo spettacolo è visibile da Catania e Taormina. L’ampiezza del tremore interno ai condotti magmatici, secondo i rilievi dell’Ingv, è in continuo aumento, segnale che il sistema sta rilasciando un notevole grado di energia.

2018-06-05T17:14:55+02:00