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La truffa corre su Facebook: attenti al test che calcola la tua pensione

Ancora una truffa su Facebook segnalata dalla Polizia di Stato

ROMA – Ancora una truffa su Facebook segnalata dalla Polizia di Stato sulla pagina Una vita da Social: il test che calcola la tua pensione.

“Il test non è ciò che sembra, se leggete infatti in basso, dove c’è scritto CLICCA E CONFERMA è detto chiaramente che si accede a servizi del tipo informazioni, news, oroscopo e quant’altro. Però non c’è scritto che il servizio costa 5€ a settimana.
La pensione sta a cuore a tutti ma non servizi in abbonamento a pagamento”.

truffa test che calcola la tua pensioneIl test che calcola la tua pensione e le altre truffe su Facebook

Da diversi anni Facebook è diventato un campo prolifico per le truffe online mascherata da quiz, test, e giochi di ogni genere.
Basta un click per cadere in trappola di abbonamenti non richiesti, malware, o “furto” dei dati personali.

Come segnalano diversi utenti, simili al test che calcola la tua pensione, ci sono “Le pettinature per le over 50” o “Vedi a chi assomigli”.
Ma la lista è molto, molto lunga.

Ad esempio, girano su Facebook alcuni link ingannevoli con il comune denomninatore di una ipotetica top ten.
“I 10 cani più belli del mondo”, “I 10 ABITI DA SPOSA PIÙ BELLI”, “10 foto di donne che hanno rinunciato alla ceretta”, “Le 10 città italiane più belle”, “I 10 uomini più belli del mondo”, e molti altri casi sono ancora una volta delle truffe.

Cliccando ul link, infatti, si attiva un servizio telefonico giornaliero da 5 euro al giorno.

Il consiglio, dunque, è sempre lo stesso.
Prestare la massima attenzione ai link che si aprono durante la navigazione su smartphone.

Come bloccare servizi di abbonamento indesiderati

In caso foste tra gli utenti caduti nelle truffe degli abbonamenti indesidrati, la soluzione più efficace è qualla di chiamare il vostro gestore telefonico per chiedere l’immediata disattivazione del servizio.

La maggior parte delle volte, sarà possibile chiedere e ottenere un rimborso.
E’ possibile anche attivare un blocco, che vieta abbonamenti a servizi non richiesti.

Il sito Altroconsumo riporta una breve ma semplicissima guida per tutelarsi dalle truffe telefoniche.

“Per ovviare ai problemi con i servizi a sovrapprezzo via sms o mms (i cosiddetti “a valore aggiunto”) è possibile richiedere l’attivazione del barring sms. Si tratta di un servizio che blocca gli sms come i servizi di sms premium, ovvero i messaggi a pagamento in decade 4x (in particolare 43, 44, 46, 47, 48 e 49) come oroscopo, chat, ricette e servizi vari. La procedura cambia a seconda dell’operatore:

Tim: visita il sito, oppure puoi chiamare il 119 e richiedere all’operatore di mettere il numero in black list.
Vodafone: puoi chiamare il 190 e chiedere all’operatore l’attivazione del barring sms, puoi anche andare sul sito dell’operatore.
Wind: contatta il 155 e richiedi il blocco dei servizi a sovrapprezzo (può essere totale, cioè chiamate a numerazione 899, 166 e sms, oppure soltanto il blocco parziale di uno dei due) oppure visita la sezione del sito.
H3g (3): chiama il 133 e richiedi l’attivazione del servizio barring sms oppure vai nella sezione dedicata del sito.
Postemobile: invia il modulo che trovi sul sito via fax o via posta tradizionale, richiedendo il blocco dei servizi a sovrapprezzo.

L’unico inconveniente del servizio di barring sms è quello di bloccare anche sms di servizio attivati volontariamente, come quelli inviati dalla banca per notificare l’utilizzo della carta di credito”.

2017-05-04T11:42:14+02:00