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‘Io sono orginale’, i giovani contro la contraffazione

Tappa romana della campagna Mise e Cncu

Roma – Originale o contraffatto, questo è il problema. Lo è sempre meno per gli italiani, più consapevoli dei rischi collegati all’acquisto di prodotti contraffatti. È quanto emerge dalle indagini condotte sul territorio nazionale e sul web nel corso della campagna di comunicazione e informazione ‘Io sono originale’, nata nel 2014 su iniziativa di Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione-Ufficio Italiano Brevetti e Marchi e ministero dello Sviluppo economico, in collaborazione con le associazioni del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (Cncu).

Dati e attività sono stati presentati stamattina nel corso di un evento organizzato da Assoutenti al teatro Quirinetta a Roma nella settimana anticontraffazione, con l’attore e comico Roberto Ciufoli nei panni di testimonial d’eccezione.

Secondo i dati raccolti da Field Service Italia, il numero di coloro che acquistano contraffatto è passato dal 57% del 2014 al 50% del 2017. Un buon risultato, attribuibile alla maggiore consapevolezza da parte degli adulti sui rischi collegati all’acquisto dei prodotti contraffatti. Sono invece i giovani, tra i 18 e i 25 anni, i più propensi a non comprare originale, anche se il 90% degli intervistati sostiene la necessità di portare avanti l’opera di sensibilizzazione già messa in campo dal Mise (nel 2014 erano l’84%, nel 2015 l’83% e nel 2016 l’88%).

Chi decide di comprare contraffatto lo fa per il prezzo conveniente (44,4%) e per il buon rapporto qualità-prezzo (16,6%), anche se sono ben il 13,7% gli acquirenti non consapevoli di aver comprato un prodotto falso. Ma cosa comprano gli affezionati della merce taroccata? Accessori di pelletteria (27,4%), seguiti da abbigliamento (26,8%), cd/dvd (21,9%)- acquistati soprattutto dai giovani-, occhiali (18,9%), scarpe e gioielli (13,4% ciascuna), giocattoli (10%), alimentari (6,3%) e cosmetici (5,8%). La buona notizia è che il 61,4% di chi ha comprato contraffatto ha dichiarato di aver diminuito l’acquisto di tali prodotti, mentre solo il 2,9% ha aumentato a fronte di un 35,7% che non ha modificato le sue abitudini di acquisto.

A motivare i primi, la delusione in termini di qualità e durata ed il rispetto per la proprietà industriale/intellettuale del prodotto, al contrario dei secondi per i quali a contare sulle abitudini di acquisto è la crisi economica. Un quadro incoraggiante, legato anche alle attività di sensibilizzazione condotte da ‘Io sono originale’ in tutta Italia. 20 tappe informative con le scuole superiori, 30 flash mob e 40 road show in piazze, fiere, centri commerciali per 40 tappe regionali e 12.000 chilometri percorsi, 20 numeri di newsletter con uscita mensile, pagine social facebook, instagram e twitter e due app gioco e concorso a premi (‘Gioca originale’ e ‘Vinci originale’). Presentato anche un case history: un’applicazione sviluppata dal Museo del Vero e del Falso e dall’Università Federico II di Napoli per distinguere i giocattoli originali da quelli falsi, attraverso una piattaforma Stelt ed una tavoletta sensibile.

“Occorre parlare di sostenibilità consumeristica, di cui la lotta alla contraffazione è uno dei principi fondamentali, per difendere il valore del marchio, dell’intelletto, dell’ingegno- dichiara in apertura il presidente di Assoutenti Furio Truzzi-. Dobbiamo far circolare la buona moneta contro la cattiva moneta, perché dietro la contraffazione c’è la criminalità”. “Per questa campagna i giovani sono importanti, perché rappresentano i compratori di domani- sottolinea Francesco Morgia del Mise-. Se non riduciamo la domanda di beni contraffatti, l’offerta non riusciamo a governarla e la lotta utilissima condotta dalla Guardia di Finanza rimarrà una goccia in mezzo al mare. Per questo- aggiunge- abbiamo scritto a tutti i dirigenti scolastici delle scuole secondarie di secondo grado per proporre la realizzazione da parte degli studenti di rappresentazioni teatrali contro la contraffazione. I giovani devono essere parte attiva di questa azione”. “Dobbiamo ricordare che con i nostri soldi abbiamo il potere di cambiare modelli produttivi, far fallire aziende o farle crescere- ribadisce in chiusura il segretario generale del Movimento Consumatori Alessandro Mostaccio-. Siamo noi consumatori il motore del cambiamento, anche perchè con la digitalizzazione dell’economia non si può più contrastare sul campo, nelle strade, la criminalità che sta dietro la merce contraffatta. Molto commercio illegale ormai avviene online. Comprare originale- conclude- significa premiare la parte sana della società”.

2017-06-15T15:43:15+02:00