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Online Connessioni pericolose, su Crime+Investigation i casi di cybercrime

In collaborazione con la Polizia di Stato, campagna sociale #NonPerdertiNellaRete

19 Giugno 2017

ROMA – Online Connessioni pericolose. Questo il titolo della nuova produzione originale A+E Networks Italy, realizzata in collaborazione con la Polizia di Stato. In video, alla sua conduzione, la giornalista Elena Stramentinoli (Presa Diretta). Il programma racconta alcuni dei più importanti casi di cybercrime che hanno sconvolto l’Italia negli ultimi anni. Si parte martedì 20 giugno 2017 alle 22.00 su Crime+Investigation (in esclusiva su Sky al canale 118). Un viaggio in otto episodi, due a serata di mezz’ora ciascuno, alla scoperta delle diverse tipologie di crimini in rete.

Online Connessioni pericolose, voce alle vittime

Ogni anno almeno 400 milioni di persone nel mondo sono vittime di crimini informatici, i cosiddetti “delitti del nuovo millennio”. Dallo stalking alla pedopornografia, dal cyberbullismo alla sextortion fino alle truffe online. Dando la parola alle vittime, ai persecutori e alla Polizia di Stato, Online – Connessioni pericolose punterà i riflettori su quei reati che, sfruttando le nuove tecnologie informatiche legate ad internet, rischiano di trasformarsi in pericolose e quotidiane minacce. Una nuova emergenza sociale che colpisce le nostre abitudini, che riguarda da vicino i più giovani e costringe le forze dell’ordine e la magistratura ad aggiornarsi continuamente per stare al passo con le nuove armi a disposizione di hacker e criminali di ogni tipo.

Online Connessioni pericolose, la tragedia di Carolina Picchio

Il primo episodio sarà incentrato sulla tragedia di Carolina Picchio, studentessa quattordicenne piemontese. Attraverso la testimonianza del padre, Paolo, sono stati ricostruiti gli eventi che portarono Carolina a suicidarsi, nel gennaio del 2013, in seguito alla diffusione in rete di un video a sfondo sessuale. La vicenda di Carolina ha lasciato un segno indelebile e ha determinato un cambio di passo definitivo sul tema, infatti, lo scorso 18 maggio 2017 è stata approvata la legge sul cyberbullismo.

Online Connessioni pericolose, le altre storie

Non solo Carolina. Il programma racconterà altre storie tra cui:

Pedofilia e cyberbullismo

– l’inquietante storia di un imprenditore pedofilo delle Marche, che si mascherava dietro il falso profilo Facebook di una ventenne per richiedere, ricorrendo anche alle minacce, foto osé di ragazzine tra i 13 e i 14 anni. Lo stesso imprenditore si confessa alle telecamere del canale 118 di Sky.

– la storia di Andrea Spezzacatena, il ragazzo di 15 anni “bullizzato” a scuola per la sua presunta omosessualità, che il 20 novembre 2012 si è suicidato, impiccandosi.

Sextortion e revenge porn

-le vicende di Natalia, quindicenne che dopo aver accettato l’amicizia di uno sconosciuto su Facebook, è finita ostaggio della sextortion, che l’ha costretta ad inviare all’uomo foto e video in situazioni estremamente intime.

– la storia di Laura, vittima del revenge porn: il suo ex fidanzato, dopo la fine del loro rapporto sentimentale ha iniziato a pubblicare foto, video e numero di cellulare della ragazza su siti pornografici e di incontri. Il ragazzo esperto di informatica aveva inserito nel computer di Laura il keylogger, un software che permetteva di registrare tutti i tasti digitati dall’utente, quindi password username e altri dati.

– la vicenda di un trentenne pedofilo adescatore di minorenni, che è riuscito ad attirare nella sua rete decine di adolescenti liguri, tra gli 11 e i 14 anni, costringendoli con minacce psicologiche e fisiche ad inviare foto, video e ad avere rapporti sessuali.

–  la storia di Irene, ventottenne ligure che dopo aver aperto il negozio di profumi da sempre sognato, trovandosi in difficoltà economiche, decide di inviare un video hard ad una persona conosciuta su Facebook che prometteva di aiutarla economicamente, purtroppo con l’inganno​.

Non solo Tv, pronta la campagna sociale #NonPerdertiNellaRete

Ma la collaborazione tra il canale e la Polizia di Stato non finisce qui. E’ stata realizzata una campagna sociale con la Polizia Postale e delle Comunicazioni con l’obiettivo di sensibilizzare le persone che subiscono i crimini in rete a segnalare e/o a denunciare alla Polizia i casi di cui loro stesse o altri ne sono vittima. Lo spot, con l’hashtag: #NonPerdertiNellaRete, andrà in onda sui canali del gruppo A+E Networks Italy (Crime+Investigation, History e Blaze) e sulla piattaforma Sky.  Inoltre, a partire dal nuovo anno scolastico, il canale 118 di Sky collaborerà con la Polizia Postale e delle Comunicazioni in un’attività che coinvolgerà le scuole italiane e che prevederà la proiezione di alcuni episodi della serie agli studenti e al corpo docente per prevenire e sensibilizzare i giovani all’uso corretto, sicuro e consapevole della rete.

Online Connessioni pericolose, sensibilizzazione e prevenzione

“L’unica arma veramente efficace per contrastare i crimini informatici oltre alla repressione è una incisiva attività di sensibilizzazione e prevenzione”. Così il Prefetto Roberto Sgalla, Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato. “Ricostruire episodi di cronaca quotidiana e portarli all’attenzione delle nuove generazioni – continua Sgalla – ci aiuta a fare comprendere e a far  riflettere i giovani su alcuni comportamenti che potrebbero risultare letali per i coetanei vittime di vessazioni, violenze e insulti sulla rete internet. Questa iniziativa – conclude Sgalla –  ha lo scopo di   rendere la rete sempre più sicura ed essere vissuta come una grande opportunità e non un limite.

2017-06-19T17:15:39+02:00