ROMA – Il governo russo ha minacciato di bloccare Telegram, il noto servizio di messaggeria istantanea, in quanto l’azienda si rifiuta di collaborare con l’Intelligence di Mosca, condividendo le informazioni criptate nell’ottica di rafforzare la lotta al terrorismo.
L’avviso del Garante
Stamani, sul proprio sito web, il Garante per le telecomunicazioni Roskomnadzor ha pubblicato la lettera inviata a Telegram, avvertendo che se l’azienda non compilerà l’apposito formulario, dimostrando “la volontà di voler lavorare nel rispetto della legge russa”, il servizio sarà bloccato.
Strategia anti terrorismo
Il Parlamento russo al momento sta studiando una proposta di legge che obbligherà gli utenti dei servizi di messaggeria istantanea a dare il proprio numero di telefono, in modo da poter essere identificati. Mosca spiega che queste procedure – lette da alcuni come un rafforzamento del controllo del governo sui mezzi di comunicazione – rientrano nella strategia necessaria nella lotta al terrorismo.
Pavel Durov, che ha creato Telegram negli Stati Uniti nel 2013, in passato ha dato spesso filo da torcere ai servizi russi. Un “piccolo genio” di internet, che è anche il fondatore di Vkontakte, il “Facebook russo”.