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Romaeuropa Festival, per la prima volta in Italia Kreatur

32esima edizione per un "racconto" tra teatro, danza e musica

19 Settembre 2017

Romaeuropa FestivalROMA – È la prima italiana di Kreatur, l’ultimo spettacolo creato a Berlino nel Giugno 2017 dalla coreografa tedesca Sasha Waltz, ad aprire il 32esimo Romaeuropa Festival il 20 Settembre in collaborazione con il Teatro di Roma, in replica fino a sabato 23 al Teatro Argentina. Una visione esaltante e raffinata che fonde la sofisticata eleganza dei costumi della stilista Iris Van Herpen alle luci di Urs Schönebaum e alle musiche di Soundwalk Collective. «Kreatur racchiude alcuni dei temi che saranno attraversati da questa edizione del Festival» spiega il Direttore Generale e Artistico della Fondazione Romaeuropa Fabrizio Grifasi «ed è quindi il punto di partenza ideale per costruire un racconto sulle complessità del presente con tutte le sue difficoltà e con tutta la sua bellezza».

Romaeuropa Festival un racconto tra teatro, danza e musica

Un racconto che continua nel primo mese del festival – tra teatro, danza e musica – con lo spettacolo immersivo e senza attori Nachlass della compagnia Rimini Protokoll (dal 21 al 23 Settembre al Teatro India in un passaggio di testimone con Short Theatre), Fractus V di Sidi Larbi Cherkaoui (il 26 e il 27 Settembre all’Auditorium della Conciliazione), Giselle della coreografa sudafricana Dada Masilo (dal  28 Settembre all’1 Ottobre al Teatro Olimpico), il Libro Ottavo – Canti Guerrieri di Monteverdi messo in scena da Muta Imago (il 29 Settembre e l’1 Ottobre a La Pelanda) e un doppio appuntamento con Jan Fabre, presente con la sua nuova creazione BELGIAN RULES/BELGIUM RULES (dal 30 Settembre all’1 Ottobre al Teatro Argentina) e protagonista del film Surrender diretto da Phil Griffin e incentrato sul racconto del mastodontico Mount Olympus (proiezione gratuita fino ad esaurimento posti il 27 Settembre sempre al Teatro Argentina), per finire con il Live Set di Jeff Mills e Tony Allen (previsto per l’1 ottobre nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica). Tutto il programma del festival è online sul sito romaeuropa.net.

Romaeuropa Festival, Kreatur

In occasione del 25esimo anniversario dalla fondazione della sua compagnia Sasha Waltz & Guests, la celebre coreografa tedesca, tra i nomi che maggiormente incarnano la storia della danza contemporanea, continua a stupire il pubblico affrontando nuove sfide e sperimentando percorsi inediti, affidati in questo caso a quattordici danzatori in scena. Con Kreatur, infatti, Sasha Waltz sembra lasciarsi alle spalle il sapore geometrico e architettonico delle sue più recenti collaborazioni per trovare una nuova carnalità e umanità. Fondamentale in questo senso è la collaborazione con artisti d’eccezione con i quali la coreografa ha costruito un vero e proprio ensemble artistico dal cui scambio è nato un nuovo linguaggio unico e condiviso.

A creare gli abiti scultorei e fantascientifici indossati dai danzatori e ispirati al mondo primitivo e alla tecnologia più avveniristica è la visionaria fashion designer olandese Iris Van Herpen le cui creazioni sono state indossate da star come Björk, Tilda Swinton, Scarlett Johannson, Beyoncé e Lady Gaga. Il contrasto tra oscurità e luce in forme rigorose e taglienti («Inizialmente – rivela Sasha Waltz –avrei voluto chiamare lo spettacolo Darkness») è il frutto del lavoro di Urs Schönebaum, vero e proprio prestigiatore della luce che ha collaborato, tra gli altri, con Marina Abramovic, Robert Wilson, William Kentridge, Michael Haneke, prendendo parte a più di 130 produzioni allestite nei più importanti luoghi di spettacolo. Al trio Soundwalk Collective, impostosi nella scena musicale anche attraverso recenti collaborazioni con Patti Smith, il compito di creare un vero e proprio “ambiente sonoro” attraverso le proprie competenze antropologiche, etnografiche e naturalistiche per permettere ai 14 danzatori in scena di tuffarsi in un universo di suoni naturali e sintetici, sequenze minimali e percussive.

In equilibrio tra vulnerabilità e violenza, tra potere e fragilità, tra rigore e indisciplina, tra solitudine e folla, tra caos e armonia, la grande coreografa tedesca arricchisce le certezze geometriche della sua poetica precedente, affondando l’ispirazione nell’articolazione mutevole di nudità corporea e fashion futuribile, intensità avvolgente e contaminazione magmatica. Con la sua fusione di artigianalità e tecniche innovative, di habitat sonori per nuove visioni e fragili e spinosi involucri per corpi inermi, Kreatur s’inabissa nei fenomeni dell’esistenza, esaminando il background di una società deteriorata: il potere e la sua assenza, il dominio e la debolezza, la libertà e il controllo, la collaborazione e l’isolamento.

Sasha Waltz e la sua Kreatur

Sasha Waltz nasce a Karlsruhe, in Germania. Ha studiato danza e coreografia ad Amsterdam e New York. Nel 1993 insieme a Jochen Sanding ha fondato a Berlino la sua compagnia Sasha Waltz & Guests. Nel 1996 ha aperto l’acclamato Sophienæle. Dal 2000 al 2004 è stata nominata tra i direttori artistici della Schaubühne am Lehniner Platz di Berlino. Nuovamente indipendente dal 2005, con la sua compagnia ha dato vita ad un vero e proprio nuovo genere che definisce “coreographic opera” in cui si inseriscono alcune delle nuove produzioni come Dido & Aeneas (2005), Medea (2007), Roméo et Juliette per il Ballet de l’Opéra national de Paris (2007), Matsukaze (2011). Negli stessi anni Sasha Waltz s’interessa fortemente al dialogo tra danza, architettura e design dando vita al suo Dialoge-project di cui fanno parte Dialoge09 realizzato al Neus Museum di Berlino, Dialoge09-MAXXI realizzato su commissione del Romaeuropa Festival per l’inaugurazione del nuovo museo romano disegnato da Zaha Hadid. Nel 2013 la Sasha Waltz & Guests è stata riconosciuta dall’Unione Europea quale Ambasciatrice Culturale in Europa.

2017-09-19T17:12:21+02:00