ROMA – Dinosaur Invasion, un indimenticabile viaggio a ritroso nel tempo fino all’Era Mesozoica, in cui i dinosauri dominavano il mondo.
Oltre 30 esemplari di dinosauro a dimensione naturale, animati con la sofisticata tecnologia animatronica, saranno esposti negli spazi dell’ex Caserma di via Guido Reni di Roma dal 30 Settembre 2017.
Le creature sono state progettate e costruite sulla base delle indicazioni di un team di paleontologi professionisti: è grazie al loro apporto se è stato possibile riprodurle fedelmente non solo
nell’aspetto, ma anche nei movimenti e nei “comportamenti”.
Dinosaur Invasion offre al visitatore un’esperienza unica, divertente e coinvolgente, ma che non tralascia gli importanti aspetti scientifici ed educativi con approfondimenti sull’evoluzione, sulla
classificazione e sull’habitat di questi animali.
É possibile visitare il percorso con l’ausilio di audio e video guide o prenotare una visita guidata con giovani paleontologi che arricchiranno l’esperienza con incredibili curiosità e segreti sull’affascinante mondo dei dinosauri!
Per info e biglietti, consulta il sito ufficiale.
Dinosaur Invasion, alcuni esemplari
Il Tyrannosaurus Rex meglio conosciuto come T-Rex, è senza alcun dubbio l’animale preistorico più famoso, protagonista di film, documentari, animazioni e videogiochi. Nonostante le enormi dimensioni del suo corpo era molto agile, aveva il cranio molto grande, le mascelle enormi ed una potenza di morso 4 volte superiore a quella di un leone. I suoi affilatissimi denti potevano raggiungere fino a 20 centimetri di lunghezza. È il dinosauro più studiato, grazie ai numerosi reperti rinvenuti e molto ben conservati, che consentono di conoscerne ogni volta elementi nuovi. Questo mostro in carne ed ossa era al vertice della catena alimentare dell’epoca. Era il Re incontrastato del mondo dei dinosauri. Fino alla scoperta del Gigantosaurus, il T-Rex era considerato il dinosauro carnivoro più grande mai vissuto sulla terra.
Il Carnotaurus è uno dei più strani dinosauri predatori mai conosciuti. Questo temutissimo rettile si distingueva per le 2 protuberanze presenti sul cranio, sporgenti sugli occhi e molto simili alle corna del toro (dal quale prende il nome). Queste particolari corna sono un’anomalia tra i dinosauri carnivori, infatti non sono state ritrovate in nessun altro predatore. Il Carnotaurus aveva un cranio molto corto, i denti affilati e le zampe posteriori molto piccole in proporzione al resto del corpo, persino più piccole di quelle del Tyrannosaurus Rex. Questo dinosauro è stato scoperto solamente nel 1983 e negli ultimi 30 anni è diventato sempre più famoso, fino a diventare uno dei più importanti dinosauri carnivori portati alla luce.
Il nome del Triceratops significa “aspetto con tre corna” è deriva appunto dalla sua caratteristica principale, quella di avere tre corna, due più grandi che si trovavano vicino agli occhi ed una più piccola situata al centro della, fronte. Le corna venivano usate sia per difesa contro i predatori carnivori (il Triceratops era invece erbivoro), sia per scontrarsi contro altri Triceratops. Questo dinosauro è uno dei più famosi tra i dinosauri erbivori e la sua figura viene spesso associata a quella del T-Rex. In molti film, libri e documentari sono spesso rappresentate battaglie titaniche che vedono protagonisti proprio i due dinosauri. Si tratta di una situazione che potrebbe essersi realmente verificata, dato che entrambi i dinosauri vissero nello stesso luogo e durante lo stesso periodo. I segni di dente di Tyrannosaurus rinvenuti sulle ossa del Triceratopo indicherebbero che il T-Rex si nutriva anche di questo erbivoro.
Lo Pteranodon è uno dei dinosauri più famosi perché è stato il protagonista di molti libri, film e cartoni animati. Lo Pteranodon è il più grande tra i rettili volanti della famiglia degli Pterodattili, parenti dei dinosauri. Gli Pteranodon hanno una cresta ossea che parte dalla nuca e si estende all’indietro e verso l’alto, cambiando forma e dimensioni a seconda della specie. Avevano il becco lungo, senza denti ed erano privi di coda. Il corpo leggero e aerodinamico gli permetteva di effettuare spettacolari traiettorie in volo. Durante la “Guerra delle Ossa” (Bone Wars), nel 1876 il paleontologo Othniel Marsh realizzò una descrizione di questi esemplari che suscitò grande interesse tra gli accademici ed i semplici appassionati. Da allora lo Pteranodon è una vera star fra tutti i dinosauri!
Il nome Pachycephalosaurus significa “dinosauro dalla testa coriacea”, per la presenza di una protezione corazzata sul cranio simile a un casco spesso 25 centimetri. Sulla base, e intorno ad essa, il Pachycephalosaurus aveva delle protrusioni ossee che si estendevano lungo il muso. Secondo un’ipotesi molto accreditata tra gli studiosi, i Pachycephalosaurus, usavano la protezione presente sul cranio durante il periodo dell’accoppiamento o per difendere il proprio territorio. I primi fossili di questo dinosauro sono stati rinvenuti nel 1870, ma solo nel 1943 è stato catalogato come una nuova specie di dinosauro, inserito nella famiglia dei Pachicefalosauridi.
Il Brachiosaurus è tra i sauropodi più famosi di tutti i tempi ed è l’animale più lungo ad essere stato scoperto fino ad oggi. Il suo nome significa “rettile con le braccia”, in riferimento agli arti anteriori che si presentano più lunghi di quelli posteriori. Oltre a questa particolarità, il Brachiosaurus possiede anche un collo teso verso l’alto che ricorda molto quello di una giraffa e una coda corta e bassa molto particolare. Tutti questi elementi gli conferivano un aspetto abbastanza strano.
L’Ankylosaurus è il più grande del gruppo dei dinosauri corazzati e fu uno degli ultimi a comparire sulla terra prima della loro estinzione. Fu scoperto dallo scienziato Brown nel 1908 che rimase molto colpito dall’alto grado di fusione tra le ossa del tronco e quelle del cranio che permettevano a questo dinosauro di sopportare il peso della corazza di placche ossee. Una delle sue caratteristiche principali è la grande massa ossea situata sull’estremità della coda che utilizzava solo per difendersi, in quanto non aveva bisogno di attaccare altri dinosauri. L’Ankylosaurus, infatti, era erbivoro e passava le sue giornate a mangiare erba, fino a 300kg di vegetali al giorno!