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Il ‘Cuore Nero’ di Franco Ricciardi: da Scampia al red carpet ‘So Semp Chill’

Quasi 31 anni di carriera, una lunga serie di album, colonne sonore e film. Diregiovani incontra l'artista simbolo di Napoli

12 Ottobre 2017
Franco Ricciardi

Franco RicciardiROMA – Quasi 31 anni di carriera, una lunga serie di album, colonne sonore e film dopo il David di Donatello vinto nel 2014. Diregiovani incontra Franco Ricciardi, artista simbolo di Napoli, che porta “Blu”, il suo ultimo disco di successo, anche a Milano per una data all’Alcatraz il prossimo 25 ottobre. “È una sfida che affronto con la semplicità e la leggerezza di sempre – racconta a Diregiovani -. Il mio è un lavoro fatto di emozioni perché è questo, l’emozione, che alla gente arriva”. Dal concerto evento del dicembre del 1995 al Palapartenope di Napoli con oltre 7mila paganti, passando per Milano e per un tour invernale che lo porterà anche all’estero, quella di Franco Ricciardi è la storia di una scommessa vinta e della costruzione di una narrazione positiva della periferia Nord di Napoli. “Scampia è casa mia, è il mio quartiere e deve avere il futuro che merita. Le periferie del mondo non sono solo quello che leggi in giro, quello che senti, quello che la gente dice. Nelle periferie ci sono persone bellissime che devono combattere contro i pregiudizi”. È da Scampia che Ricciardi è partito alla volta di Cannes insieme a Matteo Garrone che l’ha chiamato a comporre le colonne sonore del suo “Reality”. “Sono salito sul red carpet, un’emozione indescrivibile. Mi sentivo un ‘cenerentolo’. E da Cannes sono ripartito subito per tornare a casa, a Scampia”.

Una storia di riscatto quella di Ricciardi che è diventa anche un docufilm in uscita nelle prossime settimane. Si chiama ‘Cuore Nero’, proprio come l’etichetta discografica indipendente che l’artista ha fondato nel 2009. “Per un anno e mezzo una telecamera mi ha seguito in tutto quello che facevo. Ne è uscito fuori un prodotto cinematografico di cui sono molto contento. Nonostante l’imbarazzo iniziale: sono stato l’ultimo a vederlo, dopo tutte le riprese e quando il montaggio era già completo”.Franco Ricciardi

Ma in 31 anni, cosa è cambiato di Franco Ricciardi? “Prima ero timido… Non avrei mai realizzato un’intervista. Ora invece sono davanti a una telecamera. E poi ho imparato a smanettare tanto sui social. Prima ero sul profilo di Stefano Gabbano e nelle sue ‘Storie’ c’erano le mie canzoni”. Una su tutte, Capisc a Me, making of dello spot che Dolce e Gabbana hanno girato a Napoli. “Loro amano quel pezzo”. Artista multitasking, dopo essersi affermato sul palco, Ricciardi si sta facendo strada sul grande schermo “perché alla fine non so ancora cosa farò da grande”. Magari l’attore.

Dopo ‘Song e Napule’, Ricciardi quest’anno ha fatto il bis con i Manetti Bros, con un ruolo da protagonista nel film ‘Ammore e Malavita’, nelle sale dal 5 ottobre. Un musical e una commedia, una storia d’amore girata tra i vicoli del centro storico e il lungomare di Napoli. “Lavorare con i Manetti è fantastico, loro mi hanno svezzato, insistendo perché lavorassi anche nel cinema. In Ammore e Malavita raccontano una Napoli colorata e ironica ma anche la Napoli delle sue mille contraddizioni”.

2017-10-12T18:07:29+02:00