Roma – Domenica 4 febbraio ritorna all’Auditorium Parco della Musica di Roma, nella Sala Santa Cecilia, GORAN BREGOVIC ORCHESTRA. Cinque anni dopo l’album Champagne for Gypsies, l’artista di Sarajevo torna con una nuova produzione incentrata sul tema della diversità religiosa e della coesistenza pacifica: “Three Letters from Sarajevo”, uscito lo scorso 6 ottobre 2017.
Bregovic porta in sé il melting pot che prova a raccontare nel nuovo album. «Io sono di Sarajevo, sono nato su una frontiera: l’unica dove si incontravano ortodossi, cattolici, ebrei e musulmani. Mio papà è cattolico, mia mamma è ortodossa, mia moglie è musulmana. E mi sento anche un po’ gitano, forse perché per mio padre, colonnello dell’esercito, era inaccettabile che facessi il musicista, un mestiere “da gitano”, come diceva lui».
Sono tantissimi i musicisti che sarebbero felici anche solo di un frammento della carriera di Goran Bregovic. Compositore contemporaneo, musicista tradizionale e rock star, Bregovic è contemporaneamente tutto questo, grazie ad una musica dalle sonorità universali e assolutamente sua.
E’ la storia di Sarajevo, con le sue tante credenze, identità e con i suoi complessi paradossi che ha ispirato il nuovo album. Per l’occasione al disco hanno partecipato voci meravigliose ed esplosive: Bebe, Riff Cohen, Rachid Taha, Asaf Avidan. Pochi musicisti sono riusciti a sviluppare un’arte così varia, che combina insieme una così grande varietà di stili e tecniche senza perdere la propria identità. Un pezzo di Bregovic può essere riconosciuto al primissimo ascolto e sembra sempre diretto al mondo intero, senza distinzione di razza, sesso, età e religione.
In concerto Goran Bregovic sarà accompagnato da un’orchestra di 19 elementi.
Biglietti disponibile
