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Bacàn, un “baccano” elettronico nato da un esperimento

Il cantautore ai nostri microfoni per presentare il suo primo progetto solista

bacan intervista

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ROMA – Electro pop, sperimentazione e attenzione ai testi. Sono questi i punti forti di Bacàn. Il primo progetto solista di Giovanni De Sanctis. Una passione per la musica la sua che nasce fin da bambino e che è poi proseguita nei gruppi About Wayne e Soul of the Cave. Oggi Bacàn – un nome che è tutto un programma dato che il nome significa baccano in veneto – ha scelto di far conoscere musica e testi più personali che ha collezionato nel corso degli ultimi anni. 

L’intervista

Il risultato è Pronto, l’album di debutto del musicista romano. 11 tracce accomunate da synth ritmici e linee di basso portate all’estremo che si fondono insieme a loop e ritmiche esotiche. Tappeto ad una scrittura avant pop e a testi catartici. Sull’amore, le relazioni, l’amicizia. Tutti in inglese perché “è la cosa che ho sempre fatto finora – ha detto il cantautore in un’intervista ai nostri microfoni – e che mi viene più naturale”. Nel complesso un esperimento che, però, ha portato i suoi frutti. A Bacàn l’electro pop riesce più che bene. È così che, entro la fine dell’anno, quella che è nata come una prova potrebbe avere un seguito. L’artista ha già in serbo tante sorprese da svelare entro la fine dell’anno. 

 

2018-07-17T12:32:22+02:00