ROMA – Fin’ora era stato solo un sensore, voci intercettate neanche troppo chiaramente. Oggi c’è la certezza: l’Isis aveva in progetto di uccidere il Principe George, il primogenito di William e Kate. A confessare Husnain Rashid, 32enne britannico arrestato nel 2017 con l’accusa di terrorismo. L’uomo, ascoltato varie volte, si era sempre proclamato innocente, fino all’ammissione davanti alla corte di Woolwich Crown. Rashid ha ammesso tre reati, tra preparazione di attentati e propaganda di terrorismo.
La propaganda via Telegram
Il terrorista gestiva un gruppo criptato su Telegram, Lone Mujahid, dove invitava gli aspiranti jihadisti a colpire il principino. Il progetto prevedeva il rapimento all’uscita dall’asilo e poi l’uccisione. L’uomo aveva pubblicato l’indirizzo esatto della scuola, la Thomas’s Battersea, insieme alla foto del bimbo sovrapposta alle sagome di due jihadisti incappucciati.
Rashid, nella confessione, ha fornito anche informazioni su possibili obiettivi nel Regno Unito, in Australia, in Turchia e negli Stati Uniti. La sentenza è attesa per il 28 giugno, rischia l’ergastolo.