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Al Fermi di Bologna scenari di cittadinanza attiva

ROMA – “Più uguali che diversi” recita il titolo di una delle attività svolte durante il progetto “Al di la’ dei muri” del Liceo ‘Fermi’ di Bologna ispirato al service learning, un metodo di apprendimento basato sulle esperienze concrete di socialità e cittadinanza attiva. Un progetto realizzato grazie alla collaborazione della Coop. Soc. Arca di […]

ROMA – “Più uguali che diversi” recita il titolo di una delle attività svolte durante il progetto “Al di la’ dei muri” del Liceo ‘Fermi’ di Bologna ispirato al service learning, un metodo di apprendimento basato sulle esperienze concrete di socialità e cittadinanza attiva. Un progetto realizzato grazie alla collaborazione della Coop. Soc. Arca di Noè. Venticinque giovani partecipanti, dodici incontri, 22 ore di lavoro, tre ambiti disciplinari.

“Al di la’ dei muri” è stato ideato dalla professoressa Antonia Grasselli con il supporto fondamentale dell’allora preside Maurizio Lazzarini, scomparso lo scorso 28 agosto, e di un gruppo di colleghi – Ivan Montebugnoli, Elisabetta Bonfatti e Corrado Calò – e collaboratori (operatori sociali e mediatori culturali). E così, una classe di diciotto studenti, alcuni italiani e alcuni africani richiedenti asilo, ha studiato fiabe del folklore europeo ed africano, le ha messe in scena in rappresentazioni teatrali, ha studiato le carte geografiche relative ai luoghi di origine propri e altrui.

Gli studenti del Fermi hanno anche confrontato le piante e i prodotti dell’agricoltura biologica italiana e dell’agricoltura in Africa. Attraverso l’uso dei microscopi hanno ragionato sulla prospettiva scalare delle cose e sulla possibilità di osservare uno stesso fenomeno da un punto di vista microscopico o macroscopico.

Attraverso la raccolta di memorie dei propri familiari, poi, la classe ha ricostruito racconti e punti di vista diversi sul periodo della Seconda Guerra Mondiale, della Resistenza e del dopoguerra, tracciando per tappe principali la storia italiana a partire dall’unificazione. Allo stesso il tempo il gruppo ha ripercorso il processo della decolonizzazione degli stati africani, con un focus sulla storia e la situazione attuale di Senegal e Guinea Conakry. La classe ha quindi messo a confronto la Costituzione della repubblica italiana e quella del Senegal, analizzandone i principi fondamentali di entrambe.

Al museo di Palazzo Poggi hanno osservato le collezioni delle carte geografiche e dei modelli degli antichi velieri, confrontando i grandi viaggi e le esplorazioni geografiche del passato in relazione con i flussi migratori dell’epoca odierna. “Quando si parla di cittadinanza mondiale, si tratterà di promuovere il sentimento di appartenenza ad una più ampia comunità e a una umanità comune, ma anche di riconoscere le differenze, ossia le diverse identità nazionali, culturali e religiose”. Scrive Antonia Grasselli, la quale spiega che il progetto da lei ideato è il frutto della sinergia e della collaborazione di tutti: colleghi, studenti, richiedenti asilo, operatori sociali.

“Tutti hanno dato un apporto diverso e fondamentale- spiega – senza il quale il lavoro non sarebbe stato possibile. Anche i ragazzi richiedenti asilo, nonostante le difficoltà linguistiche talvolta importanti, hanno partecipato attivamente, introducendo elementi a loro avviso importanti nella costruzione di alcune narrative”. L’esperimento è riuscito molto bene e la volontà è quella di ripeterlo quest’anno, il progetto è già stato presentato ed è in attesa di approvazione. La novità, ci ha anticipato Grasselli, è una coprogettazione con il Servizio Protezione Rifugiati dell’ASP Città di Bologna e della Coop. Arca di Noè. Ma la cosa ancora più importante è il desiderio di condividere l’esperienza e farla circolare: “Ho avuto la fortuna di poter dedicare tempo ed energie a questo progetto perché adesso sono in pensione; ho potuto coordinare il lavoro tra i miei colleghi, quello con la cooperativa Arca di Noé e occuparmi di organizzare la documentazione scritta e audiovisiva di tutto il progetto.

Purtroppo però la scuola non ha normalmente a disposizione le risorse e le competenze per mettere in piedi un lavoro così”, spiega Grasselli. Per questo lancia un appello: quello di prendere spunto da quest’attività per creare una rete di persone che sono interessate a portare avanti questo genere di pratiche. “Con questa intenzione ho realizzato il sito del progetto e la pagina Facebook, con tutto il materiale realizzato dagli alunni che hanno partecipato. Anche in questo i ragazzi sono stati tutti artefici e protagonisti in prima persona: nel riprendere, documentare, scrivere i testi e preparare tutto in modo che il progetto sia visibile e fruibile in ogni sua parte. Tutti gli aggiornamenti, le attività dei prossimi mesi, le novità sull’andamento del progetto e i contenuti prodotti li pubblicheremo sulla pagina Facebook, quindi chiunque sia interessato è invitato a cliccare ‘Mi piace’ e a mettersi in contatto con noi”.

Il sito del progetto “Al di là dei muri” realizzato al Fermi ” è visitabile a questo indirizzo: http://registrodiclasse.storiamemoria.eu/il-progetto/ mentre il link alla pagina Facebook è https://www.facebook.com/storiamemoria.eu/

2018-10-17T19:02:32+02:00