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Una piattaforma da e per i ‘neet’: a Roma ecco #TIPOHack

Obiettivo dell'Hackathon è collegare under 30 e aziende

ROMA – Una piattaforma community per incontrarsi, scambiare esperienze, sviluppare nuove capacita’, conoscere le risorse disponibili e incontrare aziende e istituzioni. Si chiamera’ TIPO e sara’ dedicato agli under 30 il nuovo spazio digitale a cui stanno lavorando ottanta ragazzi e ragazze under 29. Divisi in team, i giovani prenderanno parte alla competizione #TIPOHack, il primo hackathon italiano dedicato ai giovani Neet organizzato al Tempio di Adriano a Roma dall’associazione InnovaFiducia, con fondazione Tim, InfoCamere e con il supporto della Camera di Commercio di Roma.

I giovani esclusi dal circuito scuola-lavoro (in Italia uno su quattro) che partecipano al concorso di idee, hanno un’eta’ compresa tra i 18 e i 29 anni, e sono stati intercettati attraverso una campagna informativa rivolta a universita’, licei, istituti di formazione e altri centri di aggregazione giovanile. Saranno protagonisti di una giornata all’insegna della creativita’ e della collaborazione, armati di fogli e pennarelli, ma soprattutto tablet e pc, per progettare la propria idea di TIPO. L’obiettivo da centrare e’ l’innovazione digitale, che sola puo’ fornire uno strumento utile a soddisfare le reali esigenze di un Neet – educazione, formazione e competenze per orientarsi nella ricerca del lavoro – tutte in un unico contenitore e a partire da un dato: per quasi 400mila under 30 italiani il mondo delle imprese non e’ uno sconosciuto.

Secondo i dati elaborati da InfoCamere al 30 giugno 2018, sono infatti 378.681 i giovani coetanei dei protagonisti di TIPOHack che hanno qualche carica nelle imprese italiane, il 4,1% di tutte le cariche esistenti nei 6 milioni di imprese iscritte alle Camere di Commercio. Poco meno della meta’ (47,3%) e’ titolare di un’impresa individuale, la forma piu’ semplice di attivita’ d’impresa. Il 24,3% ha scelto il commercio, il 12,7% un’attivita’ legata all’alloggio o alla ristorazione, il 10,4% l’agricoltura, mentre solo il 2,20% ha puntato sull’Ict (Information Communication Technologies).

Ancora profondo resta il gap di genere, con i giovani uomini che ricoprono il 66,7% delle cariche (278.248 sulle oltre 370mila) lasciando alle donne solo il 33,3% (138.537). A guidare la classifica delle regioni con la quota piu’ elevata di giovani cariche e’ la Campania (5,9% sul totale), seguita da Calabria, Sicilia e Puglia, tutte oltre la soglia del 5%. Maglia nera invece a Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, che si attestano sotto il 3,5%. Uno stivale che si rovescia e fa da specchio alle maggiori difficolta’ incontrate dai giovani in cerca di occupazione al Sud. Per far crescere il protagonismo dei giovani nell’economia del Paese, largo quindi alla costruzione di relazioni basate sullo scambio di esperienze e contenuti.

 

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Attivita’ e progetti di auto-imprenditorialita’ come quelli realizzati dalle quasi 10mila startup innovative iscritte alla Camera di Commercio, in uno spazio digitale che gli otto team dovranno progettare nell’arco di un’intera giornata, articolando le proprie proposte lungo tre direttrici. Il ‘cosa’, cioe’ i contenuti che i futuri utenti di TIPO si aspettano di trovare; il ‘come’, quindi l’architettura della piattaforma; e il ‘perche”, cioe’ come motivare l’engagement degli utilizzatori di TIPO facendosi trovare. Il profilo medio degli intervenuti all’hackathon ha 24 anni ed e’ maschio (70%), con competenze equamente distribuite tra formazione scientifica (54%) e discipline umanistiche. Le squadre, tutte tra i cinque e gli otto membri, sono accompagnate nella realizzazione del progetto da un mentor, e a fine giornata dovranno presentarlo in cinque minuti attraverso un Power Point, un video o una pagina web.

A valutare i lavori in base a diversi criteri (originalita’, esperienza utente, coerenza rispetto agli obiettivi posti, capacita’ di inclusione e realizzabilita’) sara’ una giuria tecnica presieduta dal segretario generale di Fim-Cisl Marco Bentivogli e composta da Frieda Brioschi, cofondatrice di Wikimedia Italia, Francesco Cancellato, direttore de Linkiesta, Antonio Palmieri, deputato e coordinatore dell’Intergruppo Innovazione, Alessandro Rosina, professore ordinario di Demografia dell’universita’ Cattolica di Milano, e Giorgia Zunino, strategic project manager dell’Asl Roma 1. Il team vincitore si aggiudichera’ un premio di 1.000 euro e partecipera’ assieme alla seconda e terza squadra in classifica ad una giornata di formazione con fondazione Tim e InfoCamere.

“L’idea di #TIPOHack nasce due anni fa dai dati sul numero di Neet che fa raggiungere all’Italia un triste primato in Europa- ha spiegato in apertura Felicia Pelagalli, presidente dell’associazione InnovaFiducia- Vogliamo ricostruire partendo dalla fiducia e da TIPO un collegamento tra giovani e lavoro”. Alla base delle difficolta’ dei Neet, secondo Bentivogli, c’e’ anche il paradosso di “un sistema educativo che continua a sfornare alcune professionalita’ mentre le aziende ne cercano altre”.

 

https://youtu.be/vdUT3Dyahwo

“Questo progetto – spiega alla Dire Loredana Grimaldi, direttore generale di fondazione Tim – ha i requisiti per dare ai giovani, partendo dal basso, dalle loro competenze e dalle loro capacita’, strumenti che progetteranno da soli e contenuti che realizzeranno in una forma partecipativa. Ha il merito di giungere alla finalita’ di fornire competenze digitali che in questo momento- sottolinea- sono la chiave di volta per le giovani generazioni per entrare in un mercato del lavoro che ne ha molto bisogno. È un progetto a cui fondazione Tim tiene particolarmente- conclude Grimaldi- perche’ e’ perfettamente in linea con le corde e le finalita’ della fondazione che da dieci anni investe nell’innovazione, nell’inclusione sociale e nello sviluppo delle tecnologie digitali come abilitatori per l’economia e la societa’”.

2018-10-18T14:57:47+02:00