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Ministro Bussetti apre 23esima edizione del Salone Orientamenti

GENOVA – “Conosci te stesso”. E’ lo slogan che campeggia un po’ ovunque alla 23esima edizione del Salone Orientamenti, l’evento nazionale dedicato all’educazione e all’orientamento professionale organizzato dalla Regione Liguria, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, a Genova da oggi al 15 novembre. Ma è anche l’invito che il ministro dell’Istruzione, […]

GENOVA – “Conosci te stesso”. E’ lo slogan che campeggia un po’ ovunque alla 23esima edizione del Salone Orientamenti, l’evento nazionale dedicato all’educazione e all’orientamento professionale organizzato dalla Regione Liguria, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, a Genova da oggi al 15 novembre. Ma è anche l’invito che il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, rivolge ai ragazzi durante il suo intervento all’inaugurazione della kermesse. “Dovete essere sinceri con voi stessi, non dovete ascoltare i vostri insegnanti quando vi dicono che cosa sapete fare“, prosegue il ministro, creando un po’ di scompiglio tra il pubblico. Poi, però, spiega meglio.

Dovete far emergere la vostra attitudine, da qui parte il vostro orientamento, il lavoro di analisi interiore e confronti. A quel punto la figura del docente diventa importantissima. Questi eventi servono a riflettere, a guardarsi dentro e pensare anche se questo mette un po’ in crisi ma serve per fare un salto di qualita’ e diventare migliori“.

E sulle attitudini Bussetti punta anche parlando con i giornalisti: “L’orientamento per noi e’ un aspetto fondamentale per la formazione dei nostri ragazzi perché il mondo ormai deve affrontare la crisi della complessità, legata a una globalizzazione che questi ragazzi affrontano quotidianamente e sempre in continuo mutamento– afferma il ministro- questi eventi servono proprio a loro perche’ riescono a interiorizzare meglio e capire meglio quali sono le loro attitudini“.

Ma l’ospite più atteso dai ragazzi ha poco a che vedere con la politica. E’ il rapper genovese Tedua, al secolo Mario Molinari. “L’immaginazione è più importante della conoscenza– cita Albert Einstein, aprendo il suo intervento inaugurale- con immaginazione si intende avere un occhio di riguardo verso il futuro. Chi vive nel passato non può immaginare il cambiamento inevitabile che la società comporta. Abbiamo bisogno di ingegno, nessuno deve essere lavativo. In fase adolescenziale si ha diritto a essere ribelli, lo si ha per tutta la vita, ma e’ fondamentale portare rispetto ai proprio professori“.

Per pensare al proprio futuro, i giovani genovesi e liguri hanno a disposizione oltre 300 espositori, 238 mestieri presentati, un centinaio tra convegni e workshop, 130 laboratori sulle professioni del domani, 50 scuole superiori e enti di formazione professionale oltre naturalmente all’Università di Genova. Quest’anno il salone si e’ esteso dalla tradizionale configurazione dei Magazzini del cotone a tutto il porto antico. Ma ci sarà spazio anche per chi e’ alla ricerca di lavoro con oltre cento aziende presenti che offriranno 1.767 posti di lavoro, di cui 248 a tempo indeterminato, 1.372 a tempo determinato e 47 apprendistati. Tra le attività possibili anche la visita alla portaerei Cavour della Marina e un giro gratuito del porto in battello.

E’ diventato uno dei saloni guida a livello italiano per l’orientamento dei giovani verso il loro futuro“, afferma il governatore ligure Giovanni Toti, che sottolinea anche l’importanza della presenza della protezione civile. “Oggi abbiamo anche una lezione del capo del dipartimento nazionale perché siamo stati i primi a portare questo tema nelle scuole già a partire dall’anno scorso. Puntiamo su tre filoni di sviluppo: turismo, professioni del mare e la tecnologia. E’ un bel momento per dire a tanti giovani che anche in Italia un futuro è possibile“.

Un concetto ribadito dall’assessore regionale alla Formazione, Ilaria Cavo. “Oggi a Genova parliamo di futuro e di orientamento, un grande segnale per una citta’ che deve orientarsi e poter parlare del futuro dei suoi giovani. Ci sono tante opportunità che spero che i ragazzi di tutti età, medie, superiori e università, sappiano cogliere. Ma ci sono incontri anche per i genitori per aiutarli nel supportare i figli a fare le scelte per il loro futuro“.

2018-11-13T17:17:18+01:00