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I Desideri, quando la voce dei quartieri di Napoli ha il ‘sapore’ della trap

ROMA – 39,5 milioni di visualizzazioni e oltre 141mila iscritti sulla propria pagina YouTube, 300mila fan su Facebook, 120mila quelli su Instagram, oltre 46mila gli ascoltatori mensili sulla piattaforma Spotify. Sono questi i numeri da pop star de I Desideri, il duo che ha deciso di rivoluzionare il mondo della canzone melodica napoletana. Con loro […]

24 Novembre 2018

ROMA – 39,5 milioni di visualizzazioni e oltre 141mila iscritti sulla propria pagina YouTube, 300mila fan su Facebook, 120mila quelli su Instagram, oltre 46mila gli ascoltatori mensili sulla piattaforma Spotify. Sono questi i numeri da pop star de I Desideri, il duo che ha deciso di rivoluzionare il mondo della canzone melodica napoletana.

Con loro la melodia si è trasformata in pop, in hip hop con declinazioni dance e l’amore neomelodico ha sposato la trap decontaminata dalla rabbia delle banlieue. Un mix nuovo e inaspettato dove il napoletano e l’italiano si fondono in una sola lingua che piace da Milano a Palermo passando per Roma. Il trionfo di ‘Uaglio”, vincitore nel 2017 del Wind Summer Festival lo testimonia. ‘Tu si a regina mia’, il loro ultimo singolo che in meno di un mese ha raggiunto il milione di visualizzazioni, lo conferma.

I Desideri, al secolo Salvatore e Giuliano Iadicicco, 22 e 21 anni, sono figli d’arte. Hanno da sempre respirato e vissuto la musica. Il “babbo”, come affettuosamente lo chiamano nell’intervista rilasciata alla Dire, è Nico Desideri uno dei più affermati e longevi cantanti della tradizione partenopea. Un artista che da neomelodico puro ha avuto la lungimiranza di non imbrigliarli nel cliché dei cantanti dell’amore tragico, delle canzoni della mala, delle voci dei quartieri. Anzi, li ha assecondati nella ricerca della loro strada e alcune sue apparizioni nei loro video, come quella in ‘Made in Napoli’ feat Clementino, ha reso i loro brani dirompenti. Un’origine artistica fatta di feste di piazza in veste di coristi di Desideri senior che Salvatore e Giuliano, non solo non disconoscono, rivendicano a gran voce.

Pur avendo operato la svolta, confessano, “cerchiamo di mettere nei nostri brani sempre qualcosa di melodico perche’ non abbandoniamo le nostre radici e ‘Tu si a regina mia’ è la dimostrazione di tutto questo”. Dopo un primo Ep uscito con l’etichetta Sony Music, I Desideri sono in studio di registrazione a lavorare, “dando il massimo”, per quella che sarà la prova del fuoco della loro carriera: il primo vero album “dove racconteremo chi siamo e la nostra storia”

2018-11-27T12:32:30+01:00