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Istituzioni contro il cyberbullismo: ‘Prima di postare pensa’

Corecom Lazio e Agcom presentano ricerca e campagna di prevenzione

ROMA – Prima di postare pensa. È il consiglio della campagna di prevenzione contro il cyberbullismo, presentata questo pomeriggio a Roma nella sede della Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Un incontro promosso da Agcom e Corecom Lazio per presentare l’indagine conoscitiva “Cyberbullismo e Media Education nel Lazio”. Dalla ricerca, svolta in sinergia dalle universita’ di Roma La Sapienza e Lumsa, su un campione di scuole del territorio, emerge la consapevolezza dei ragazzi per la pericolosita’ dei social network.

“Su Whatsapp comunichi, ma non e’ la stessa cosa che dal vivo”, dice una ragazza intervistata, mentre un suo coetaneo aggiunge: “I social riducono le distanze, ma non esiste piu’ il contatto fisico, se voglio conoscere una persona gli scrivo un messaggio e basta”. Per promuovere dunque un uso sano della rete, le istituzioni stanno sviluppando un sistema di collaborazione a piu’ livelli: europeo, nazionale e regionale.

“L’idea e’ che da una sinergia possano venire azioni e idee efficaci- ha detto Michele Petrucci, presidente del Corecom Lazio- il convegno ha lo scopo di trarre indicazioni sulle politiche e gli strumenti per l’azione di contrasto a un fenomeno sempre piu’ allarmante”. Un fenomeno in espansione assieme all’uso della tecnologia. Entro il 2020 ci saranno piu’ di 20 miliardi di apparecchi in tutto il mondo. Siamo sempre piu’ connessi, ma allo stesso tempo sempre piu’ esposti ai rischi.

“La tecnologia non e’ piu’ un mezzo ma una dimensione dell’esistenza- ha commentato Beatrice Covassi, capo rappresentanza in Italia della Commissione Europea- È importante avere la giusta consapevolezza e agire fin dalle prime fasi dell’approccio al web”. Come mostra la ricerca, infatti, di fronte al digitale i ragazzi abbassano le loro paure, il senso di inadeguatezza, e la timidezza. Ma proprio internet e’ un amplificatore dei comportamenti violenti, che emergono soprattutto con il cyberbullismo.

“Zio cyberbullismo e’ peggio del bullismo- dice un ragazzo intervistato dai ricercatori- perche’ i bulli sanno che su Internet si mantiene l’anonimato”. E ancora “i tuoi compagni possono prenderti in giro e le cose in rete poi e’ difficile cancellarle, e questo puo’ portare a conseguenze molto gravi”. Consapevolezza, informazione e approfondimento sono gli strumenti da usare contro il bullismo e gli altri fenomeni negativi del web, come le fake news.

“I giornalisti hanno un impatto forte sulla societa’ e dobbiamo intervenire soprattutto quando si parla di giovani- commenta Paola Spadari, presidente dell’ordine dei giornalisti Lazio- Il mezzo e’ neutro, tutto dipende da come viene utilizzato. Dobbiamo fare la nostra parte nel sociale, incontrare i ragazzi e parlare con loro. Perche’ all’origine di molti fenomeni c’e’ la solitudine e la mancanza di attenzione”.

2018-11-27T18:25:37+01:00