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Milano, successo per la sfilata contro la violenza sulle donne

MILANO – La moda come strumento di emancipazione femminile. 150 ragazzi e 30 abiti, realizzati proprio dagli studenti di moda dell’IIS Caterina da Siena di Milano, per sensibilizzare e contrastare ogni forma di violenza contro le donne. Una serata di musica, arte e festa: “Abbiamo voluto fortemente questa giornata- afferma il professore Francesco Prastaro- mi […]

MILANO – La moda come strumento di emancipazione femminile. 150 ragazzi e 30 abiti, realizzati proprio dagli studenti di moda dell’IIS Caterina da Siena di Milano, per sensibilizzare e contrastare ogni forma di violenza contro le donne. Una serata di musica, arte e festa: “Abbiamo voluto fortemente questa giornata- afferma il professore Francesco Prastaro- mi piace sottolineare, la dolcezza che intravedo nella speranza di cambiamento delle nuove generazioni”. I ragazzi durante la serata si sono simbolicamente disegnati sotto l’occhio un segno rosso, per riprendere la campagna “Non e’ normale che sia normale” che era stata sostenuta, lo scorso 25 novembre in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, da Mara Carfagna.

La vicepresidente della Camera dei Deputati ha infatti mandato un messaggio di plauso per l”iniziativa: “La politica deve dare il suo contributo, e ogni giorno cerchiamo di farlo, ma e’ inestimabile l’apporto che le giovani generazioni possono dare a questa battaglia di civilta’: con questa vostra iniziativa mi dimostrate che anche voi lo avete capito, anche grazie ai vostri insegnanti”.

Dello stesso avviso, la dirigente scolastica dell’istituto Antonella Cutro che ha tenuto a ricordare il ruolo educativo fondamentale della scuola nel veicolare messaggi di rispetto e dignita’. Alla serata ha preso parte anche Diana De Marchi, presidente della Commissione pari opportunita’ del Comune di Milano, che ha lodato il progetto: “È la prima volta che vedo un impegno cosi’ ben strutturato, che precede i nostri interventi istituzionali e i risultati sono meravigliosi. Questo non ci deve far dimenticare, pero’, che spesso usiamo nel nostro linguaggio termini carichi di violenza, specie nei social, dove le prime vittime degli attacchi volgari sono le donne. Non restiamo indifferenti. Questo e’ il compito di oggi per tutte e tutti”.

Un monito alla partecipazione, contro l’indifferenza e’ arrivato anche da Cristina Carelli, coordinatrice della Casa di accoglienza milanese delle donne maltrattate: “Non ho mai fatto pace con le prepotenze e credo che ogni percorso verso la liberta’ rimetta in equilibrio la terra. È importante dirci che si puo’ uscire dalla violenza, anche se si annida in luoghi inaspettati come le relazioni personali”. Cariche di commozione e approvazione, poi, le parole di Paola Aquaro, dell’associazione di volontariato ‘Telefono donna’ che si occupa di sostenere le donne vittime di violenza e abusi.

2018-12-21T16:05:22+01:00