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Quando il trauma si supera nelle aule

In provincia di Teramo il progetto Sip e Ido

17 Gennaio 2019

ROMA – Parlare di eventi traumatici con i ragazzi per trasformare il dolore in un percorso creativo da cui ripartire. All’istituto Comprensivo Roseto 1, nel comune di Roseto degli Abruzzi (TE), è arrivato il progetto ‘Trauma e violenza’, che vuole monitorare e prevenire il fenomeno della violenza sui minori nelle sue diverse manifestazioni. Promosso dal dipartimento per le Pari Opportunità della presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzato dalla Sip – Società Italiana Pediatria – in collaborazione con l’Ido – Istituto di Ortofonologia di Roma, il progetto si rivolge alle classi terze delle scuole medie e alle quarte degli istituti superiori di tutta Italia.

Due le fasi principali del percorso, che in un primo momento prevede una fase di screening e raccolta dati e, in un secondo tempo, un lavoro di approfondimento sulle tematiche più rilevanti con il coordinamento di uno psicologo e uno psichiatra.

“I professionisti andranno nelle classi per individuare percorsi tematici attraverso un pensiero creativo e divergente- ha spiegato la psicologa e psicoterapeuta dell’Ido Alessandra Lucia Meda- non bisogna pensare al trauma come qualcosa di cui non si può parlare, ma al contrario trasformarlo in qualcosa di utile e fruibile’. I ragazzi, infatti, saranno impegnati nella produzione di articoli e spot che, alla fine dell’anno, saranno inseriti in rete sul portale ‘la scuola fa notizia’ dell’agenzia di stampa Dire.

“Oggi alla scuola si richiede la possibilità di essere un luogo aperto dove poter incontrare i ragazzi e dove la famiglia possa mettersi in costante contatto- ha proseguito la psicoterapeuta- e allora noi andremo là dove sono davvero i ragazzi”. E i ragazzi hanno risposto positivamente all’iniziativa, come ha raccontato la professoressa Sandra De Colli, referente nel progetto nell’istituto di Roseto degli Abruzzi. “Con i giovani c’è uno scambio costante, quindi non c’è stato bisogno di preparare i ragazzi agli incontri se non per spiegare l’iniziativa- ha commentato la docente – attorno alla figura dello psicologo si creano spesso timori e paure, ma per fortuna quasi tutti gli alunni hanno aderito all’iniziativa, partecipando con entusiasmo al primo appuntamento con gli esperti”.

Nell’istituto abruzzese i prossimi incontri si svolgeranno da metà marzo, mentre il progetto prosegue poi diverse scuole del territorio italiano.

2019-01-17T12:53:13+01:00