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Al Quirino di Roma premiati studenti per spot contro violenza

ROMA – Violenza sulle donne, bullismo e cyberbullismo, discriminazione e violenza assistite: in queste quattro categorie gli studenti delle scuole superiori del Lazio si sono sfidati nella realizzazione di un video di due minuti per ‘Uno spot per il Telefono Rosa’ e oggi, al teatro Quirino di Roma sono stati premiati i vincitori. Un progetto […]

ROMA – Violenza sulle donne, bullismo e cyberbullismo, discriminazione e violenza assistite: in queste quattro categorie gli studenti delle scuole superiori del Lazio si sono sfidati nella realizzazione di un video di due minuti per ‘Uno spot per il Telefono Rosa’ e oggi, al teatro Quirino di Roma sono stati premiati i vincitori. Un progetto che nasce nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, ‘le donne: un filo che unisce mondi e culture diverse’, indirizzato a sensibilizzare e educare i giovani alla cultura della non violenza, stimolandoli a una riflessione attraverso la realizzazione di un video che li coinvolge direttamente come attori, registi e sceneggiatori.

“La violenza contro le donne è una realtà, noi la stiamo combattendo ma non basta: siete voi giovani che dovete capire che siamo pari, che l’uno deve rispettare l’altra- ha commentato Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, presidentessa del Telefono Rosa- Non lasciatevi intimidire e condizionare. La violenza è democratica, colpisce giovani e vecchi, ricchi e poveri, persone preparate e non, ma soprattutto voi giovani che siete più fragili. Credo molto in voi: con questo percorso iniziato il 25 novembre mi è stato permesso di riflettere, è stato un processo approfondito, grazie al lavoro anche delle psicologhe nelle scuole. È un momento difficile, ma non arrendetevi: sono convinta che voi ci darete una società migliore di quella che oggi noi vi stiamo dando”.

Un video sulle note di ‘donna’ di Mia Martini, messaggi per non coprire i segni della violenza, “non lasciare che sia normale” recita un altro, ma anche il problema del bullismo fuori e dentro le scuole, sui social network: tanti modi diversi per dire no alla violenza, in tutti i suoi aspetti. “L’invito è quello di prendere coraggio e iniziare a parlarne, l’unico modo vero per affrontare il problema”, ha detto una studentessa.

“L’Italia non è un paese per donne, ma se vogliamo costruirlo a nostra immagine somiglianza noi per prime dobbiamo essere la forza motrice per andare verso una direzione differente”, ha sottolineato Katia Serra, ex calciatrice e oggi opinionista per Sky sport chiamata a raccontare la sua carriera e la sua esperienza. L’incontro si è concluso con la premiazione dei video.

Nella categoria violenza sulle donne, in ordine sono stati decretati vincitori: il primo premio l’ha guadagnato la classe del liceo Socrate, il secondo posto ‘Resilienza’ del liceo Niccolo’ Machiavelli, infine il terzo posto e’ andato al liceo classico T. Mamiani. IISS Vincenzo Cardarelli, Istituto di Via delle Sette Chiese, liceo H. Matisse a pari merito con il liceo scientifico Newton e’ la classifica dei vincitori nella categoria del bullismo e cyberbullismo. È stato consegnato anche il premio speciale della critica all’istituto tecnico Matteucci.

2019-03-08T13:45:15+01:00