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Copyright, approvata la direttiva sul diritto d’autore. Salvi i meme e Wikipedia

YouTube, Facebook e Google News sono alcune delle piattaforme più interessate

Con 348 voti favorevoli, 274 contrari e 36 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato la nuova direttiva sul copyright online.
Impegnandosi a garantire che “Internet rimanga uno spazio di libera espressione”, la norma consentirà a creatori ed editori di notizie di negoziare con i giganti del web per la diffusione dei propri contenuti.
YouTube, Facebook e Google News sono alcune delle piattaforme più direttamente interessate.
Vediamo punto per punto cosa cambierà.

1. Responsabilità e remunerazione

Le piattaforme internet come Facebook e Google saranno responsabili dei contenuti protetti da copyright caricati sul loro sito.
Attualmente, non essendo considerate responsabili dei contenuti che i loro utenti caricano, le grandi piattaforme sono poco incentivate a firmare accordi di licenza equi.

Con la nuova direttiva, i titolari dei diritti potranno avere maggiori possibilità di negoziare una migliore remunerazione derivata dall’utilizzo delle loro opere.

2. Meme, Gif, Snippet e Wikipedia

Per garantire che il web resti uno spazio di libera espressione, sono state aggiunte delle eccezioni.

Lo “snippet“, il riassunto che troviamo sotto un articolo, può continuare ad apparire in un newsfeed di Google News, ad esempio, o quando un articolo è condiviso su Facebook, a condizione che sia “molto breve”.

Si salvano anche meme e Gif: il caricamento di opere protette per citazioni,  caricature, parodie, etc… continua ad essere disponibile.

Escluse dalla direttiva anche Wikipedia e le enciclopedie online non commerciali.

Infine, la direttiva consentirà l’utilizzo gratuito di materiale protetto da copyright per l’insegnamento e la ricerca scientifica.

2019-03-26T16:22:20+01:00