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Streetwear: a tu per tu con Francesco, collezionista e skater

L'intervista di Draftin' Mag





ROMA – Su Draftin’ Mag è nata una nuova rubrica dedicata alle interviste a collezionisti, appassionati, skater e a tutti coloro che hanno qualcosa a che fare con lo streetwear. 

Il primo ad aver inaugurato il nuovo spazio è Francesco Paone, collezionista e appassionato da sempre, skater e, da non molto, papà.

L’intervista a Francesco

Allora Francesco, la prima domanda è piuttosto obbligatoria, da dove nasce tutto questo? La tua passione per le scarpe e l’abbigliamento, da dove viene?

La passione inizia nei primi anni 90, da bambino, ammirando un amico più grande che purtroppo non c’è più e, soprattutto, guardando ‘The fresh Prince of Bel-Air’. Le scarpe sempre nuove, gli abbinamenti con le giacche e i cappelli sono sempre stati una grandissima fonte d’ispirazione“.

Fino a qualche anno fa, tu, come tanti altri, eravate quelli “strani” sempre con le scarpe da ginnastica, sempre vestiti un po’ diversi. Come ti sei sentito quando lo streetwear è diventato una moda e sono arrivate le masse?

Bella domanda. Sono molto deluso dalla moda di oggi, non ho mai accettato di far parte della massa, ho sempre ricercato un mio stile personale. Ho sempre cercato di essere diverso, negli anni 90 tutti mi prendevano in giro per i vestiti oversize, i cappelli girati e le collane d’oro. Oggi è diverso, non è più una passione o un’identità, ma una moda e questo porta con se una sorta di business e di show off sui social, ma soprattutto un popolo di personaggi che spendono montagne di soldi in capi firmati, pensando di avere knowledge e cultura, ma finendo per mostrare uno stile che non esiste e sarà sempre artificioso, io, continuo per la mia strada indossando quello che mi piace ed i complimenti che ricevo mi fanno sempre molto piacere“.


L’INTERVISTA CONTINUA SU DRAFTIN’ MAG





2019-03-29T10:51:25+01:00