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Valerio Mastandrea: “Riportiamo i ragazzi al cinema”

Il regista ha inaugurato il progetto Cineprof, che coinvolgerà 15mila ragazzi

ROMA – Schermi al posto delle cattedre e poltrone invece dei banchi. Per trenta scuole d’Italia le lezioni si trasferiscono al cinema, luogo di intrattenimento ma anche di formazione. “Bisogna riportare i ragazzi al cinema e il cinema a scuola, è un lavoro di educazione culturale”, ha detto all’agenzia Dire Valerio Mastandrea, intervenuto questa mattina a Roma alla presentazione del progetto ‘Cineprof’.

Dedicata alle scuole superiori di Lazio e Puglia, l’iniziativa porterà i ragazzi in un viaggio nella settima arte, alla scopera delle professioni del cinema e del loro apporto tecnico e creativo al linguaggio cinematografico. “Un film può funzionare solo se è impostato come un lavoro di squadra- ha commentato Eros Achiardi, della scuola d’arte cinematografica Volontè- esperienze come queste aiutano a far capire quanti ruoli si celano dietro un’unica opera”.

E oggi gli studenti hanno avuto un primo assaggio del progetto assistendo alla proiezione di ‘Ride’, pellicola del 2018 scritta e diretta da Mastandrea. Un dramma moderno che racconta con delicatezza la storia di Carolina, giovane vedova di un operaio morto sul lavoro, che non riesce ad esprimere il suo dolore piangendo.

“Ho voluto raccontare come le persone resistono all’urto di una perdita- ha risposto Mastandrea ai ragazzi- La sfida era riportare un’emozione in maniera diversa. Oramai siamo chiusi in categorie e non siamo liberi neanche di vivere le emozioni come vogliamo”.

Ma i veri protagonisti della giornata sono stati gli studenti che hanno riempito la sala del Cinema Farnese. È a loro che è dedicato il progetto, promosso da Anec (Associazione nazionale esercenti cinema), Scuola d’arte cinematografica Gian Maria Volontè, Agiscuola e Miur.

“Parlare di cinema vuol dire parlare di bellezza; il cinema è cultura, educazione ed emancipazione- ha detto Enide Grillo dell’Usr Lazio- l’industria cinematografica va analizzata dal punto di vista dell’arte ma anche sotto l’aspetto del lavoro, perché ci sono molte opportunità legate a questo mondo”.

Nel corso del progetto, che coinvolgerà in totale 15mila studenti per 60 proiezioni in sala, ogni scuola assisterà a due film, ai quali seguiranno due incontri di analisi e approfondimento con i protagonisti della pellicola. Un percorso per invitare i giovani ad uscire dalle case e diventare spettatori dello ‘slow film’.

2019-06-28T10:34:57+02:00