ROMA – Con la visita di oggi all’istituto Garibaldi di Roma della Sindaca Virginia Raggi e del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, in occasione della Giornata mondiale dell’Autismo, entra nel vivo il progetto del ‘Casale delle Arti e dei Mestieri’. L’iniziativa, rivolta a ragazzi autistici e con neurodiversità, ha l’obiettivo di offrire una concreta possibilità di inclusione sociale e lavorativa al termine del percorso scolastico. Realizzata dal ministero dell’Istruzione, da Roma Capitale, dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, dalla Onlus ‘Insettopia’ e dall’Università di Roma Tor Vergata, sarà ospitata dagli Istituti Agrari Giuseppe Garibaldi ed Emilio Sereni, diretti dalla professoressa Patrizia Marini.
Grazie alla scuola, i ragazzi con autismo coinvolti svilupperanno competenze e acquisiranno strumenti, pratici e imprenditoriali, per gestire un nuovo marchio di prodotti agroalimentari di alta qualità. Riceveranno quindi la dignità di lavoro e l’inclusione sociale che altrimenti, usciti dal sistema scolastico, sarebbero per loro difficili da ottenere. L’iniziativa mira a costruire un modello di esperimento sociale mai messo in campo prima, con l’obiettivo di farne una buona pratica replicabile su tutto il territorio nazionale.
L’incontro all’istituto Garibaldi ha ospitato la presenza, oltre che del ministro Marco Bussetti e della sindaca Raggi, anche di Luigi Mazzone, neuropsichiatra infantile e direttore dell’equipe Autismo Tor Vergata, della professoressa Patrizia Marini e del presidente della Onlus Insettopia e giornalista Gianluca Nicoletti.
“Questo progetto– ha dichiarato il ministro Marco Bussetti- riveste una notevole rilevanza simbolica e materiale, ancora di più in una giornata così importante come quella odierna. Simbolica perché testimonia il valore fondamentale di una formazione rivolta alla vita: la scuola è il luogo privilegiato dove si costruiscono le condizioni dell’equità e dell’inclusione sociale e della parità di opportunità. Materiale perché, grazie all’incubatore d’impresa che verrà creato, molti ragazzi potranno trovare un lavoro e avere quindi un riconoscimento sociale effettivo e un’autonomia personale reale, una volta usciti dal sistema scolastico. Progetti come questo vanno sostenuti e possono essere modelli da riproporre su scala nazionale: rappresentano una valida alternativa ai Centri diurni e permettono alle famiglie di fare rete, sostenersi e supportarsi vicendevolmente, accompagnando i propri figli in un progetto di lungo periodo“.
“Mettere sempre le persone al centro, valorizzandone specificità e peculiarità, è uno degli assi portanti della nostra azione politica– ha sottolineato la sindaca di Roma Virginia Raggi- Oggi, in occasione della Giornata internazionale sull’autismo, vediamo in una scuola di Roma ragazzi entusiasti che diventano attori protagonisti di un percorso a 360 gradi, integrando un approccio clinico all’avanguardia e un modello di inclusione sociale di primissimo livello. Si tratta di un prototipo da studiare e replicare. Roma Capitale, tramite l’assessora Laura Baldassarre, supporterà il progetto seguendo la parte relativa all’inclusione sociale, mettendo a disposizione assistenti specialistici e implementando così tutta la componente progettuale. La Città Metropolitana di Roma coordinerà, grazie al contributo di Maria Teresa Zotta, in quanto di sua specifica competenza, la parte relativa alla gestione delle strutture, facilitando l’utilizzo dei luoghi. L’obiettivo complessivo è semplice: garantire nuovi diritti e nuove opportunità per i ragazzi con autismo che superano la maggiore età“.
Ogni fase del progetto, per gli aspetti clinico-abilitativi dei protagonisti, avrà come partner scientifico l’Universita’ Tor Vergata di Roma, tramite l’equipe ‘Autismo Tor Vergata’ diretta da Luigi Mazzone. Neuropsichiatri e psicologi avranno il compito di fornire le linee di indirizzo sulle attività e monitorare la funzionalità e i reali benefici in termini di benessere soggettivo e nuove abilità da parte dei ragazzi. Roma Capitale sosterrà il progetto con il finanziamento di assistenti specialistici, distribuiti per le varie sedi. Per quanto di sua competenza, con la Città metropolitana, faciliterà l’utilizzo di luoghi deputati a laboratori agroalimentari.