Scroscio di applausi al termine della proiezione in anteprima a Cinecittà World di Pokémon: Detective Pikachu. Il live action, nei cinema italiani dal 9 maggio distribuito da Warner Bros, ha messo d’accordo sia adulti che piccoli spettatori, accorsi in massa per il grande evento cinematografico.
Destreggiarsi in un franchise colossale come quello dei Pokémon è stata una grande prova per il regista Rob Letterman, che è riuscito a non banalizzare i punti chiave della serie.
Avventura, azione, emozioni e straordinari combattimenti sono stati curati nei minimi dettagli, rigorosamente in stile Pokémon.
Detective Pikachu è uno dei pochi titoli tratti da videogame a non deludere le aspettative, tutt’altro. Raccontare in un’ora e mezzo il vasto mondo dei Pokémon senza fare passi falsi è stata una bella impresa, dai risultati più che soddisfacenti.
Consigliata la visione?
Assolutamente sì, è un film da non perdere anche per i non-fan dei Pokémon.
Perle di curiosità:
– Di tutti i Pokémon presenti in Detective Pikachu, quello a cui va data menzione d’onore (oltre al protagonista, ovviamente) è Psyduck, che ci regala un pieno di esilaranti siparietti. Un applauso anche per la simpatia di Mr Mime.
– Ci sarebbe piaciuto un po’ più di spazio ad altri Pokèmon, come Eevee ad esempio. Speriamo in un secondo capitolo.
– Tra le scene più belle del film, occhi aperti e mascella sbarrata per il combattimento tra Pikachu e Charizard: effetti speciali incredibili e alta fedeltà alle battaglie Pokémon.
– Infine, ultima segnalazione per i dettagli da non perdere: sentire Pikachu cantare la sigla dei Pokémon non ha prezzo…