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Catania, al via le finali nazionali Danza Sportiva

Il racconto degli studenti-atleti protagonisti dei Campionati Studenteschi

CATANIA – “Quest’anno per la prima volta, dopo tanti anni in cui le competizioni di danza sportiva sono state solo a livello regionale coinvolgendo le scuole, grazie alla disponibilità del Miur, abbiamo la prima edizione della finale nazionale dei campionati studenteschi. L’obiettivo e’ quello di divulgare nei prossimi anni sempre di più la danza sportiva nell’ambito delle attività scolastiche”. Così Michele Barbone, presidente della federazione italiana di Danza Sportiva a margine della finale di Danza Sportiva iniziata questa mattina al PalaCatania del capoluogo etneo.

Le finali nazionali dei campionati studenteschi sono state fortemente volute da Barbone e da Giovanni Caramazza, coordinatore regionale di educazione fisica e sportiva per la Sicilia, che ha aggiunto: “in un primo momento sembrava che la gara dovesse tenersi a Roma, ma ho insistito perché fosse organizzata in Sicilia, in particolare a Catania, la culla della danza sportiva dove abbiamo tanti talenti, ed il presidente ha approvato la mia volontà. Ma non è finita qui, con Michele Barbone abbiamo in progetto di organizzare il primo campionato mondiale in Sicilia e in Italia”.

Sono circa cento gli studenti/atleti ad essere scesi in pista per sfidarsi nelle discipline coreografiche libere. In particolare i ragazzi si sono esibiti in coreografie di hip hop e break dance individuali femminile e maschile e di gruppo con un massimo di 6 elementi. Provengono da tredici regioni, tra cui la Sicilia, il Lazio, l’Abruzzo, la Lombardia, l’Emilia Romagna, la Puglia, la Sardegna. Le finali sono aperte anche ai grandi gruppi composti da 50 atleti, per cui verranno utilizzati i video delle finali regionali. Entusiasmo ed adrenalina hanno caratterizzato le competizioni.

“Per me la breack dance è musica- racconta lo studente Marco Giordano proveniente da Como- ballo da cinque anni, non so se sarà la mia vita, ma sarà il mio hobby per tanto tempo”. Andrea Di Gilio ha 15 anni e viene dalla Sardegna: “L’hip hop è la mia la mia forma d’arte, la mia passione. È un modo per potere andare da un’altra parte. Permette a noi giovani di esprimere quello che sentiamo, che vogliamo, ma che non riusciamo a trasmettere con le parole. Oggi mi aspetto di divertirmi e di essere me stesso”. 

2019-05-08T17:16:07+02:00