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Dal judo al karate, le arti marziali sempre più ‘rosa’

L'intervista a Domenico Falcone, presidente federale della Fijlkam

ROMA – “Le arti marziali e gli sport da combattimento in genere, contano tantissimi tesserati e praticanti, siamo circa 900mila, e la nostra federazione vanta una posizione di leadership tra tutte le discipline di contatto e le ragazze poi sono in continuo aumento perché, nelle nostre discipline, trovano un modo per esprimere la loro personalità o anche per sentirsi più forti e più sicure e poi perché sviluppano l’autocontrollo”.

Così Domenico Falcone, presidente federale della Fijlkam (Judo, lotta, karate e arti marziali) intervistato dalla Dire. Oltre alla particolare attenzione per il mondo femminile, la federazione sta portando avanti, da diversi anni, due progetti, ‘Cinture bianche’ e ‘Lottando si impara’, dedicati agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado e realizzati in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con il Coni e con il Comitato italiano paralimpico.

“Dopo la famiglia e la scuola, c’è lo sport e noi abbiamo una funzione molto importante- ha proseguito Domenico Falcone- coinvolgiamo decine di migliaia di alunni su tutto il territorio nazionale e, grazie agli istituti scolastici, siamo riusciti ad avvicinare al nostro mondo tanti ragazzi. Con la federazione internazionale abbiamo poi sviluppato il progetto ‘Judo for children’ per portare le nostre discipline all’interno delle scuole situate in zone con forte disagio sociale. È stato un grande successo- ha concluso il presidente della Fijlkam- e stiamo aspettando il via libera per proseguire e portare il progetto al quarto anno di vita”.

2019-05-16T15:57:03+02:00