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Maturità senza ansia e stress: i consigli della psicologa

La top ten delle cose da fare per affrontare al meglio il tanto temuto Esame di Stato

ROMA – Come ogni anno si ripete il tanto atteso e allo stesso tempo temuto evento dell’esame di Stato, prima vera prova ufficiale per i ragazzi che sancisce simbolicamente il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Tutti gli studenti arrivano appesantiti alla fine dell’anno sia per la mole di studio sia per il carico emotivo legato non solo alla prestazione, per cui tutti ci tengono a fare bene, ma anche alla conclusione di un percorso durato per ben 5 anni.

La conclusione della scuola secondaria di secondo grado implica la fine di un periodo in cui il divertimento, la spensieratezza e la leggerezza la fanno da padroni e l’inizio di un altro altrettanto bello ma che prevede la scelta di ciò che si farà da grandi, con tutte le responsabilità del caso. Per questo i ragazzi arrivano alla maturità animati da un mondo di emozioni contrastanti, per cui quella prova non rappresenta soltanto un voto, ma molto altro.

Maturità, i sintomi dell’ansia

I ragazzi spesso riportano una sensazione di forte tensione fino ad arrivare all’ansia. Questa può essere accompagnata da sintomi quali: tachicardia, mal di stomaco, mal di testa, sudorazione, tremore, sensazione di non farcela, etc… L’ansia è una funzione fisiologica che serve all’uomo quando è messo di fronte a una prova. La percezione di un pericolo, che può essere di natura diversa attiva l’intero organismo, che deve essere pronto e concentrato per affrontare al meglio quella prestazione. Quindi di per sé non è patologica ma funzionale all’uomo, ma se i livelli di ansia diventano eccessivi può trasformarsi in panico. Quando si arriva all’attacco di panico l’organismo sta attivando delle difese disfunzionali perché non permettono di affrontare la prova.

Detto ciò, non è impossibile affrontare la maturità nel migliore dei modi, basta seguire delle accortezze che possano favorire il mantenimento di uno stato psico-emotivo equilibrato.

Maturità, alcuni consigli per sedare l’ansia

La prima regola per sedare l’ansia, anche se sembra la più banale, è arrivare all’esame preparati, per i più costanti e lungimiranti significa aver studiato per tutto l’anno, mentre per quelli che si riducono all’ultimo momento può significare fare lo scatto finale. In entrambi i casi può essere utile aiutarsi con dei riassunti, degli schemi o incontrarsi con dei compagni per ripetere.

Di seguito vi diamo alcuni consigli pratici per favorire la gestione dell’ansia da prestazione:

  • Non perdere ore di sonno, ciò significherebbe alterare il ritmo sonno-veglia e andrebbe ad impattare sulla concentrazione e quindi sugli apprendimenti.
  • Per favorire il sonno sarebbe utile seguire dei rituali: ad es: prima di andare a dormire potrebbe conciliare prendere una tisana rilassante, evitare di svolgere azioni attivanti (come stare al cellulare, al pc o alla tv), meglio leggere un buon libro.
  • Non stare troppe ore consecutive sui libri.
  • Concedersi dei momenti di svago e pause regolari durante lo studio.
  • Condividere emozioni e sensazioni con chi sta vivendo la tua stessa esperienza.
  • Seguire un’alimentazione leggera.
  • Utilizzare integratori naturali, ma solo dopo aver consultato il medico.
  • Svolgere un’attività sportiva, che aiuta ad eliminare tossine e stress, attiva la tiroide e brucia i grassi in eccesso, aiutando cuore e cervello a lavorare meglio.
  • Sulla base del proprio stato di preparazione, imporsi obiettivi raggiungibili, procedendo per priorità.
  • Prevedere il supporto di un tutor se non si riesce da soli a organizzare lo studio.

È chiaro che queste sono delle indicazioni generali, è impossibile prescindere dall’individualità di ognuno, per cui è importante seguire sempre i propri bisogni e assecondare le proprie necessità. In fin dei conti, per quanto possa sembrare insormontabile l’esame di Stato, è solo una delle tante prove che la vita ci mette di fronte, quindi è meglio abituarsi a fronteggiarle, del resto la vittoria di una guerra non la fa una battaglia!

2019-06-11T17:06:38+02:00