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Le Notti d’Oro 2019. Tutti i giovani registi alla Casa del Cinema

L'intervista ad Alessandro Di Gregorio, regista di 'Frontiera'

ROMA –  Giovani, pieni di talento e occhi sognanti. Sono queste le caratteristiche dei registi provenienti da tutto il mondo che ieri sono venuti a Roma in occasione della serata conclusiva dei David di
Donatello – Le Notti d’Oro 2019. La manifestazione ha presentato al grande pubblico i cortometraggi più premiati dalle maggiori Accademie
di cinema internazionali, in collaborazione con l’Acade’mie des
Ce’sar e l’UNESCO. Dopo il successo delle scorse Notti d’Oro, quest’anno l’evento si è svolto in contemporanea in quattro diverse città italiane: Roma, che ha ospitato ieri l’evento alla Casa del Cinema, Bari al Cineporto, Milano all’Anteo Palazzo del Cinema e Napoli al Cinema
Modernissimo.

La manifestazione ha condotto il pubblico in un viaggio straordinario intorno al ‘pianeta cinema’ in cui i cineasti di domani esprimono la loro visione del mondo, a volte ironica e divertente, stupita, critica o di denuncia, toccando importanti temi sociali tra cui il razzismo, l’integrazione, l’amore, le questioni di genere, i problemi economici e climatici. L’evento inoltre, è stata un’occasione unica per le Accademie di intraprendere una cooperazione innovativa per mettere in risalto
la diversità cinematografica e di partecipare, ognuna a suo modo, allo scambio fra le diverse culture.

Ecco tutti i giovani registi provenienti da tutto il mondo

Alessandro Di Gregorio presenta alla Casa del Cinema di Roma il suo ‘Frontiera’

Vincitore del David come Miglior cortometraggio all’ultima edizione dei David di Donatello, ‘Frontiera’ di Alessandro Di Gregorio continua a riscuotere successo tra il pubblico. 

Mi colpisce l’effetto in sala dopo ogni proiezione del film – ha raccontato il regista ai nostri microfoni – Sto facendo diverse proiezioni in giro per l’Italia  e la cosa bella è che la reazione del pubblico è sempre la stessa: dopo i titoli di coda c’è un silenzio tombale, non si sente volare una mosca. E poi mi accorgo della commozione sui volti delle persone. Alla fine si complimentano con me per il corto e mi ringraziano per averli lasciati senza parole e questo per me è il premio più importante perché vuol dire che quello che abbiamo fatto è arrivato alle persone”.

2019-06-28T10:21:50+02:00