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Roma, al Maxxi l’arte si ascolta con un dito

Al via la sperimentazione di Get, bracciale a conduzione ossea

ROMA – Niente più audioguide ingombranti, per immergersi nelle opere d’arte basterà appoggiare un dito al proprio orecchio ed ascoltare gli approfondimenti del museo. È l’innovativa tecnologia di Get, il bracciale interattivo che sarà possibile provare da sabato al Maxxi di Roma.

Vincitore del primo hackathon promosso dal museo nazionale delle arti del XXI secolo, il bracciale sfrutta la conduzione ossea per trasmettere l’audioguida del museo direttamente nell’orecchio del visitatore. Basterà lasciare il telefono in tasca o nella borsa e toccare con il bracciale i punti di ascolto: il nostro indice diventerà l’auricolare che ci permetterà di ascoltare i contenuti audio del museo.

“Oggi passiamo più di 10 ore al giorno davanti ai nostri schermi- commenta Emiliano Parini, che ha ideato il progetto assieme a suo fratello Edoardo– il concetto che volevamo proporre è quello di eliminare i dispositivi e concentrarsi sulle opere: una vera e propria guida immersiva nel Maxxi”.

Nato nell’ambito del ‘Museum booster hackathon 2017’, Get è stato poi realizzato e sviluppato grazie a Deed e Comeeta, acceleratore di startup innovative. Il bracciale è stato presentato oggi al Maxxi, ma il museo è solo il punto di partenza per il progetto.

“L’idea è quella di esportare il modello anche nel resto del mondo ed espanderlo ad altri contesti- aggiunge Edoardo Parini– questo è solo un inizio”.

Oggi, infatti, il progetto è sbarcato anche su Kickstarter, la piattaforma di crowdfunding che finanzia idee creative. Con gli introiti, gli ideatori vorrebbero perfezionare il modello e rendere più piccolo e confortevole il bracciale. Il gioiello tecnologico, se collegato al proprio smartphone, potrebbe essere usato anche per chiamare e interagire con il dispositivo. Niente cuffie, niente download, niente login: per provare il Get, gratuitamente, basterà visitare il museo Maxxi di Roma, da sabato e per i prossimi tre mesi.

 

GROUPAMA: ORGOGLIOSI DEL PROGETTO

“Siamo orgogliosi di aver creduto sin dall’inizio nel progetto Museum Booster, la prima edizione dell’hackathon lanciato dal Maxxi, con cui collaboriamo ormai da diversi anni”. Così Pierre Cordier, amministratore delegato e direttore generale di Groupama Assicurazioni.

Il dispositivo ideato dalla società Deed ha vinto la prima edizione di Museum Booster Hackathon, l’annuale maratona digitale ideata e promossa dal Maxxi in collaborazione proprio con Groupama Assicurazioni, con l’obiettivo di pensare e proporre prototipi di prodotti digitali che possano rinnovare l’esperienza del museo rendendolo più aperto, accessibile e accogliente.

“L’iniziativa si inseriva perfettamente all’interno del percorso formativo di Born2Code, l’Academy di Coding lanciata dalla nostra Compagnia- ha aggiunto Cordier– e ha dato modo ai ragazzi di mettere in pratica le conoscenze acquisite. Vedere oggi realizzato quello che pochi mesi fa era un entusiasmante progetto in fase embrionale conferma l’importanza di continuare a sostenere innovazione e cultura per migliorare l’esperienza museale. Il digitale è diventato un’ulteriore finestra di accesso al mondo nonché una nuova modalità di interazione per rispondere ai bisogni, materiali e non, di ogni persona. È fondamentale sostenere il mondo dell’arte e della cultura affinché possa utilizzare al meglio i nuovi canali interattivi migliorando e valorizzando l’esperienza museale”.

L’appuntamento con il prossimo Hackathon sarà a L’Aquila nell’ottobre del 2019.

2019-06-26T16:42:40+02:00