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Da oggi ai concerti si entra con il biglietto nominale

Attivo il provvedimento contro il secondary ticketing

biglietto nominale

ROMA – Nome, cognome, luogo e data di nascita. Da oggi i biglietti per i concerti con una platea superiore ai cinque mila posti saranno nominali. È quanto stabilisce un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che recepisce una norma approvata nell’ultima legge di bilancio. 

L’emendamento è stato fortemente voluto da Sergio Battelli (M5s), presidente della Commissione Politiche Ue, per impedire l’acquisto incontrollato dei biglietti da parte dei bagarini e la successiva vendita con sovrapprezzo.

Cambiare il nominativo. Come?

Un fenomeno in crescendo negli ultimi anni, tanto che, in qualche caso, i biglietti nominali erano già la norma. Tra gli esempi più recenti i concerti di Ed Sheeran in Italia. I fan, oltre ad avere nome e cognome scritto sul ticket, hanno dovuto mostrare un documento di riconoscimento allo staff addetto ai controlli. D’ora in poi, sarà sempre così.

Il biglietto, però, fino a poco prima del live potrà essere ceduto. Basterà comunicarlo alla piattaforma d’acquisto. Quest’ultima provvederà a mettere il biglietto nuovamente in vendita, senza nominativo, rimborsando il vecchio acquirente. Il servizio avrà un prezzo compreso tra 1 e 4 euro.

Addetti ai lavori contro il biglietto nominale

Il provvedimento ha anche accolto pareri contrari. Gli addetti ai lavori hanno criticato la nuova misura, parlando di risvolti negativi per gli utenti. Gli AD di TicketOne e Live hanno, infatti, sottolineato come l’operazione vada ad aggiungere costi ai biglietti. Proprio per il concerto di Ed Sheeran è stata necessaria una maggiorazione dei costi per permettere di avere il nominativo sul biglietto e tutti i controlli necessari.

Ticketone e Assomusica, associazione di categoria dei promoter, avevano già presentato ricorsi all’Agcom per chiedere interventi che limitassero il provvedimento. L’emendamento, in ogni caso, oggi è attivo e i biglietti che saranno messi in vendita saranno tutti nominali. 

Dal canto suo, Battelli si difende, affermando che non è possibile sapere a priori l’impatto che la novità avrà sugli utenti. Al momento, quindi, non si torna indietro. 

2019-07-01T11:33:50+02:00