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Ricordando Wes Craven: 4 anni fa la morte del papà di Nightmare

Tra i suoi film anche Scream e altri grandi cult horror

Gli amanti dell’horror – e del buon cinema in generale – piangono ancora la morte di Wes Craven, scomparso il 30 agosto 2015 a Los Angeles per un cancro al cervello all’età di 76 anni.
Regista, sceneggiatore e produttore di dozzine di pellicole indimenticabili delle cinematografia americana.

Ad eccenzion fatta per La musica del cuore del 1999 e il film erotico La cugina del prete del 1975 (che firma con lo pseudonimo di Abe Snake), Craven ha diretto esclusivamente pellicole del genere thriller/horror.

Sua la mente che ha dato origine a Nightmare (A Nightmare on Elm Street – 1984), diventato una fortunata saga horror che ha lanciato l’iconica figura di Freddy Krueger.

l'ultima casa a sinistra

L’ultima casa a sinistra e Le Colline hanno gli Occhi

Il debutto alla regia avviene nel 1972 con L’ultima casa a sinistra (The Last House on the Left), di cui Craven firma anche la sceneggiatura.
Una pellicola giudicata controversa quando uscì nelle sale mondiali, che porta per la prima volta sul grande schermo un nuovo modo di intendere l’horror.
Ogni scena è mostrata in tutta la sua crudezza: la violenza non è lasciata all’immaginazione del pubblico, ma viene raccontata senza censure tramite riprese dettagliate, quasi morbose.

A L’ultima Casa a Sinistra seguirà un altro cult di Craven nel 1977, Le Colline hanno gli Occhi (The Hills Have Eyes) da molti definito il miglior horror degli anni ’70.
E forse anche il più controverso.
Ancora una volta la violenza è la vera protagonista del film, che degenera a mano a mano in un crescendo di crudeltà oltre i limiti umani.

“Sono interessato a spaventare la gente a un livello profondo, non solo a farla saltare sulla sedia, i miei primi due film hanno fatto a pezzi tutti i luoghi comuni riguardanti le idee di come andava trattata la violenza al cinema” raccontava Craven. “Prima la violenza cinematografica era gentile e pulita; io l’ho resa dolorosa, prolungata, scioccante e molto umana. E sono io che ho reso umani gli assassini”.

Entrambi i film hanno avuto un remake negli anni 2000.

Wes Craven era a tutti gli effetti il regista più promettente del genere horror nel panorama cinematografico mondiale.

Nightmare, il più grande incubo di Wes Craven

Dopo alcune pellicole minori (ma sempre grandi cult), come il film tv Summer of Fear (1978) e Il Mostro della Palude (1982), la consacrazione arriva nel 1984 con Nightmare.
Wes Craven ha dichiarato di essersi ispirato ad un articolo letto sul Los Angeles Times negli anni ’70.

La notizia raccontava di un gruppo di immigrati Khmer, fuggiti in America dopo il bombardamento statunitense della Cambogia.
Molti avevano cominciato a soffrire di incubi inquietanti, e si rifiutavano di dormire.
Pochi giorni dopo, quando finalmente caddero tra le braccia di Morfeo, morirono nel sonno, un fenomeno chiamato dai medici “sindrome della morte asiatica”.

Al che, Craven ha realizzato che il naturale passo successivo fosse quello di aggiungere un guanto tagliente, un maglione a strisce, un cappello un po’ logoro e un uomo con la faccia da pizza margherita.
Nacque così Freddy Krueger, il serial killer cinematografico tra i più famosi della storia del cinema interpretato da un magistrale Robert Englund.

“Molti dei serial killer (cinematografici) hanno indossato maschere: Leatherface, Michael Myers, Jason”, ha ricordato Craven nel 2014. “Volevo che anche il mio villain avesse una ‘maschera’, ma che potesse parlare, scherzare e minacciare. Così ho pensato di ustionarlo”.

Craven voleva anche che l’assassino dovesse usare qualcosa di diverso da un coltello, troppo comune. “Così ho pensato: ‘perché non un guanto con coltelli da bistecca?'”.

Nightmare ha visto anche il debutto cinematografico di un giovanissimo Jhonny Depp.
La saga di Freddy Krueger proseguì per altri anni, sotto la guida di differenti registi.
Wes Craven tornò alla regia 10 anni dopo, nel 1994, per Nightmare – Nuovo Incubo (Wes Craven’s New Nightmare), un mash-up tra realtà e fantasia che avrebbe dovuto scrivere la parola fine alla saga di Krueger.

Così non fu e il “signore degli incubi” tornò nel 2003 in Freddy vs. Jason di Ronny Yu e nel 2010 nel remake Nightmare.

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Heart of Summer
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NIGHTMARE

Scream

La carriera di Wes Craven prosegue indisturbata, con piccole perle come Il serpente e l’arcobaleno (1988) e La Casa Nera (1990).
E’ nel 1996 che il regista torna alla ribalta con la saga horror più rappresentativa degli anni 90: Scream.

Scritto da Kevin Williamson (che pochi anni dopo regalerà a milioni di teenagers la serie tv Dawson’s Creek), Scream riprende alcune delle caratteristiche che fecero il successo di Nightmare.
Adolescenti per protagonisti, dialoghi brillanti, suspance, colpi di scena mai scontati e, soprattutto, la maschera “Ghostface”, il cui personaggio è ispirato al vero serial killer Danny Rolling.

Scream fu un successo sorprendente, con uno dei più alti incassi cinematografici del 1996.
La pellicola diede anche nuova vita al filone cinematografico delle parodie, ispirando la saga Scary Movie.

Alla vigilia degli anni 2000 Craven proverà a prendersi una pausa dal genere horror/thriller con La musica del cuore, un film drammatico/musicale con protagonista una strepitosa Meryl Streep.

Superata questa breve parentesi, Craven torna a “casa sua” con Scream 3 (2000), a cui seguiranno Cursed – Il maleficio (2004) e Red Eye (2005).
Nel 2011 Scream diventa una quadrilogia con il quarto e ultimo capitolo della saga, sebbene nelle intenzioni del regista Scream 4 avrebbe dovuto essere il primo capitolo di una nuova trilogia.

La saga cinematografica diventerà comunque una serie tv di 2 stagioni prodotta dalla stesso Craven nel 2015.

Scream 4 è stato l’ultimo film cinematografico diretto da Wes Craven.

2019-07-31T16:11:31+02:00