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VIDEO| Rocco Hunt e la travagliata “Libertà”. L’intervista

Il rapper ci ha raccontato la gestazione del suo ultimo disco

ROMA – A quattro anni dal suo ultimo lavoro, Rocco Hunt è tornato con un disco che sa di ‘Libertà’. Un disco atteso perché questa uscita non era così scontata. Era, infatti, metà luglio quando il poeta urbano annunciava il suo ritiro dalle scene musicali. Troppe le pressioni e gli ostacoli esterni arrivati lungo il cammino.

Poi qualche giorno dopo, il ritorno sui propri passi: “Voglio riprendermi la mia libertà, non posso mollare ora e non lo farò! Non avrei mai potuto abbandonare la musica, né tanto meno voi”.

Così l’album, chiamato proprio “Libertà”, è arrivato su tutte le piattaforme e in versione fisica e – solo dopo una settimana – ha raggiunto la prima posizione della classifica Fimi/Gfk dei dischi più venduti in Italia.

“Non ero felice del lavoro che era uscito fuori”

Una grande soddisfazione per il rapper salernitano, come ha raccontato ai microfoni di Diregiovani. “Per me è stato un bel riscatto”, ha ammesso, raccontando di una gestazione molto travagliata. “Uno dei motivi per cui l’album è stato rinviato – ha spiegato – è perché non ero felice del lavoro che era uscito fuori, la direzione non era quella a cui io auspicavo. Poi, fortunatamente, ho ritrovato il focus e l’ho messo su delle tracce che rappresentano un nuovo sound e una mia crescita personale”.

In studio, quindi, la strada per arrivare alla tracklist finale e’ stata abbastanza lunga: “In questi tre anni ho iniziato a lavorare in una direzione, poi ho ripiegato verso un’altra e alla fine è venuta fuori una sorta di compilation. Una sorta di bagaglio a mano dove dentro ci sono un bel po’ di tracce”.

Sedici in totale i brani in un disco che richiama fortemente l’identità di Rocco Hunt: rappresentante del sud da sempre e enfant prodige di una nuova ‘napoletanità’ (“Spero di essere baluardo della mia terra e spero di rappresentarla perche’ per me significa sempre tanto”, ci ha detto). Ne esce fuori il ritratto di un Rocco 2.0 come lui stesso si è definito.

Il disco

Ascoltandolo, fin dall’inizio, impossibile non apprezzare tracce come ‘Mai più’, nella sperimentazione con la produzione di Boss Doms e il featuring con Achille Lauro, ‘Nun se ne va’, prodotta da Takagi & Ketra o la stessa title track ‘Libertà’.

Suona forte il sud come filo conduttore del lavoro e si esprime ai massimi livelli in tracce come ‘Maledetto sud’ con Clementino, ‘Nisciun” feat. Geolier, ‘Buonanotte Amò’ e ‘Ngopp’ a Luna’ feat Nicola Siciliano. Tra le collaborazioni spicca, poi, ‘Ti volevo dedicare’ con J-Ax e i Boomdabash.

In ‘Libertà’, poi troviamo anche Gemitaiz, Speranza e Neffa. “È un album pieno di contaminazioni e anche di generazioni”, ci ha raccontato.

disco di rocco hunt

In questo mare di incursioni, Rocco è, però, riuscito a mantenere una coerenza che fa dell’album un lavoro da non sottovalutare.

Guardando ai live…

Ora che il disco è fuori, Rocco comincia a pensare ai nuovi pezzi in chiave live: “Sicuramente ci sarà un bel tour nei club nel 2020 e ci divertiremo!”.

2019-09-12T17:44:21+02:00