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In piazza per il pianeta, 300mila gli studenti australiani

Primi cortei aspettando l'Asia, l'Europa e il resto del mondo

ROMA – Circa 300mila studenti delle scuole e delle università dell’Australia hanno partecipato oggi alle manifestazioni indette, nel loro Paese e in tutto il mondo, per chiedere azioni di contrasto contro i cambiamenti climatici. Secondo le stime, diffuse dagli organizzatori di ‘School Strike 4 Climate’ e rilanciate dal ‘Sydney Morning Herald’ e da altri quotidiani nazionali, in Australia questo livello di partecipazione non aveva precedenti dai tempi delle proteste contro la guerra in Iraq del 2003.

A scendere in piazza sarebbero state circa 100mila persone a Melbourne, 80mila a Sydney, 30mila a Brisbane, 20mila a Hobart, 15mila a Canberra, 10mila ad Adelaide e altrettante a Perth. Le manifestazioni sono state convocate in vista del Climate Action Summit in programma lunedì nel Palazzo di Vetro, la sede delle Nazioni Unite a New York. Già in corso iniziative in diversi Paesi dell’Asia, da Manila a Seul a Mumbai.

In Thailandia gli studenti hanno effettuato un blitz all’interno del ministero dell’Ambiente, fingendo di morire a causa dell’inazione dei governi. Manifestazioni sono state convocate in Europa, da Roma a Londra a Berlino. A New York, nella serata italiana, è previsto invece un corteo al quale parteciperà anche l’attivista Greta Thunberg.

A seguire, sempre nella metropoli americana, gli appuntamenti ospitati dalle Nazioni Unite: domani lo Youth Climate Summit, con in primo piano l’impegno e le richieste dei giovani; lunedì il Climate Action Summit che sarà inaugurato dal segretario generale Antonio Guterres con la richiesta ai governi di rispettare gli impegni assunti con gli Accordi di Parigi del 2015.

2019-09-20T11:57:38+02:00