hamburger menu

Ho letto tantissimo sull’argomento hpv orale e ho realizzato…

Gentili esperti ho letto tantissimo sull’argomento hpv orale e ho realizzato come gli articoli facciano un po’ di terrorismo psicologico, ma non mi sono chiare delle cose, ad esempio..1) Se si hanno dei rapporti orali senza venire a contatto con le lesioni, perché magari presenti in una zona dove la bocca non arriva, c’è comunque […]

24 Settembre 2019

Gentili esperti ho letto tantissimo sull’argomento hpv orale e ho realizzato come gli articoli facciano un po’ di terrorismo psicologico, ma non mi sono chiare delle cose, ad esempio..
1) Se si hanno dei rapporti orali senza venire a contatto con le lesioni, perché magari presenti in una zona dove la bocca non arriva, c’è comunque il rischio di infettarsi?
2) Se si avesse una forma latente di hpv orale riconducibile al genitipo 16 ad alto rischio, senza la presenza di lesioni evidenti avrebbe senso fare un tampone per ricerca hpv dna per sapere se si ha oppure no il virus alla bocca o gola? ..E nel caso in cui fosse presente, si deve vivere con il pensiero che prima o poi verrà un tumore alla bocca o alla gola?
Anche il fumo o l’alcol possono generare questi tipi di tumori, ma non è detto. Come bisogna considerare la presenza di hpv, come un possibile cofattore o rischio (tipo fumo e alcol) oppure sicuramente va a modificare le cellule portandole a generare tumore?
Spero in vostri chiarimenti rispondendo a tali domande.
Grazie!

Erika, 24 anni


Cara Erika,
cercheremo di rispondere in breve, di fatto esistono studi in merito, che però non forniscono dati certi e sicuri.
Tieni prsente che l’hpv è una delle infezioni sessualmente trasmissibili, nella maggior parte dei casi non sono particolarmente gravi ma ne esistono alcune che possono infettare, in modo più aggressivo, sia le zone genitali sia orali. Quindi si, in effetti ci possono essere dei contagi e può capitare di non accorgersene nell’immediato, perchè dopo il contagio possono passare anche degli anni, prima di osservare la comparsa di tumori dell’orofaringe. Si stima che l’HPV sia responsabile di circa il 50% o più di questi tumori. Le ricerche non hanno ancora chiarito con certezza se l’hpv da solo sia sufficiente a causare tumori orofaringei o se altri fattori come il fumo, il tabacco da masticare o le bevande alcoliche interagiscano con il virus, ma è certo che non si deve sottovalutare tale indicazione. Per quanto riguarda la trasmissione del virus, anche qui le ricerche non forniscono dati certi, solo pochi studi hanno approfondito le modalità di trasmissione e di contagio dell’hpv orale e con risultati contrastanti. Alcuni lavori suggeriscono che la trasmissione possa avvenire durante i rapporti orali (dal contatto della bocca con i genitali o della bocca con l’ano) o il bacio con la lingua, ma è una questione tutta da approfondire con dati certi. Anche rispetto alla prevenzione nessuno studio ha scoperto come prevenire la trasmissione orale, tuttavia è probabile che i preservativi e i dental dam, se usati costantemente e correttamente, possano ridurre le probabilità di contrarre o trasmettere l’HPV orale durante il sesso orale in quanto fungono da barriere.
Resta comunque il vaccino, che sebbene utilizzato nella prevenzione di alcuni ceppi, può essere, di conseguenza anche a prevenzione dei tumori alla zona orofaringea. Il vaccino che attualmente è in commercio, costituisce la terapia specifica, un tempo limitato solo al sesso femminile,ma fortunatamente il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 ha finalmente esteso la vaccinazione gratuita anche a tutti i ragazzi nel loro dodicesimo anno d’età, soprattutto per le donne in età pre-pubere che possono averlo in convenzione dal SSN, fino ad una età massima di 12 anni e consigliato per quelle fino a 26 anni, età media, per la quale si può ancora considerare la possibilità che non siano stati contratte le forme più aggressive, ceppi 6,11,16,18, tale vaccino difatti è relegato a questi 4 ceppi, i quali sono riconosciuti essere collegati al cancro della cervice uterina.
Alcuni studiosi consigliano comunque anche alle donne positive ai ceppi 6,11,16,18 di effettuare il vaccino poiché ritengono che esso svolga comunque una amplificazione della risposta all’HPV. Per quanto riguarda i test è sempre bene chiedere un parere al prorpio ginecologo che dopo un colloquio clinoco saprà indirizzarti e soprattutto ve vi siano i motivi per effettuare un tampone. Sperando di essere stati chiari ed esaustivi, ti invitiamo a scriverci nuovamente per qualsiasi dubbio o perplessità.
Un caro saluto!

2019-09-24T12:13:16+02:00