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“Ascolta i Battiti”, il romanzo della generazione Trap

Una storia piena di musica con dentro il mondo dei ragazzi, talvolta impenetrabile o difficile da decifrare dal mondi degli adulti

27 Settembre 2019

Roma – I libri che parlano la lingua dei ragazzi esistono davvero e, nel migliore dei casi, sanno anche suonare benissimo. “Ascolta i Battiti”, edito per Il Castoro e in libreria dal 26 settembre, è uno di questi. Zita Dazzi, l’autrice, lo ha scritto dopo aver conosciuto un bel gruppo di quella che chiama “generazioni Instagram”, un viaggio il suo che l’ha portata a un confronto diretto con i “Centennials”. Solo così è riuscita ad esplorare un linguaggio diverso, mettendosi dentro a storie e situazioni che l’hanno ispirata a ritmo di “Trap”, colonna sonora del romanzo che lega un capitolo all’altro e gli universi dei ragazzi della storia. Le pagine del romanzo citano Vegas Jones, Tedua, Emis Killa, Ghali, Gemitaiz, Sfera Ebbasta e molti altri. Per tutti questi motivi “Ascolta i Battiti” è certamente una lettura diversa, una storia che senza falsi moralismi e con grande rispetto porta dritti nel mondo dei ragazzi, schierandosi dalla loro parte.

Tra una foto su Instagram e una canzone di Vegas Jones sparata a tutto volume nelle cuffie, Sofia trascorre le sue giornate litigando con i genitori, uscendo con gli amici e cercando di sopravvivere alla scuola. Un brutto incidente sconvolge improvvisamente la sua quotidianità. E in ospedale conosce Ruben. Lui si sente sbagliato, non sa ancora quale sia il suo posto nel mondo, non si sente compreso. Fin quando non arriva lei, e le loro imperfezioni combaciano e si completano. Un filo rosso lega le loro vite, avvicinandoli e allontanandoli, sui social e nella vita reale, tra incomprensioni e riappacificazioni, come spesso capita nell’emozionante primo amore.

2019-09-27T12:24:09+02:00